La polveriera era un passaggio obbligato nella carriera dei giovani ufficiali di complemento. Il capitano d’ispezione li avrebbe valutati su quello e quelle valutazioni sarebbero rimaste nelle note caratteristiche, quindi era vietato sbagliare. Così, per quindici giorni almeno, nessuno delle guardie in polveriera poteva uscire oltre il limite della riservetta di cui faceva parte. I militari avrebbero guadagnato qualcosa in più in quei giorni, ma quanto? E valeva davvero la pena di farsi quindici giorni di lockdown per una miseria? Guardavano dalle altane il mondo circostante ed era molto bello. Quella polveriera in particolare era tra i monti e si poteva vedere la selvaggina pascolare ai piedi degli alberi nei boschi circostanti. La domanda era: c’era davvero esplosivo in quelle polveriere? Qualcuno scoprì che c’erano anche missili, nelle riservette interrate. Dopo quaranta anni l’ufficiale fu costretto a rimanere a casa per lockdown: e che ci voleva? Lo aveva fatto tante vote da militare e adesso gli mancava solo una scusa per restare asserragliato in casa.
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