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Nome: Antonio
Cognome: Mariggiò
Età: 28 Città: Manduria Segni particolari: voglia di fare a gogò Qui a Manduria molti non lo chiamano più con il suo nome, ma con quello della sua azienda di stampa e grafica pubblicitaria che in pochi anni è diventata una realtà consolidata sul mercato locale e nazionale. Come è nato il tuo “impero”? Ride. «Ma quale impero?! Se penso che 8 anni fa tutto è iniziato con una stanza, un computer e una brutta litigata con i miei genitori…» Litigata? Raccontaci. «Avevo aperto l’attività da soli 6 mesi grazie ad un piccolo prestito:avevo solo una stanza e un pc. Mi arriva però una proposta molto allettante: un contratto a tempo indeterminato come grafico. I miei pensavano di avermi finalmente “sistemato”, erano sicuri che accettassi. E invece no. Ho sempre creduto nel mio progetto e rifiutai. I miei ci rimasero male; la loro era paura, era amore. Ora, invece, sono iper felici della mia scelta!» La crisi. Ne sentiamo parlare sempre, tutti i giorni, a tutte le ore. Come reagisce un giovane imprenditore a questa sfida quotidiana? «Rispetto agli inizi non nego di essere cresciuto come azienda, ma la crisi si avverte sempre di più. Credo, però, che la mia forza stia nella qualità: cerco di offrire il miglior servizio ai miei clienti, un prodotto quanto più innovativo possibile.» E riesci a mantenere questi standard così alti lavorando da solo? Assolutamente no. Appena ho potuto, infatti, ho allargato la mia squadra. Lucia (sorella di Antonio n.d.r.) e Stefania sono due professioniste straordinarie. Il loro contributo è fondamentale, mi alleggeriscono notevolmente il lavoro, lasciandomi libero di seguire direttamente i miei clienti di Roma e Milano. E poi c’è mio padre che mi sostiene con la sua grandissima esperienza: è un litografo, da lui ho preso la passione per la stampa.» E’ cambiato, in qualche modo, il rapporto con i tuoi coetanei? «Gli amici veri restano sempre, ma non nego che qui a Manduria viviamo troppo d’invidie e gelosie. Nei primi mesi, per far quadrare i conti, rinunciavo a qualche uscita in comitiva. In pochi hanno pensato che potesse essere questo il problema; al contrario, si era sparsa voce che mi ero montato la testa!» Hai condotto per alcuni anni un programma su Radio Uno Network e ora anche un programma televisivo “Supertag” su Tbm. Come nasce questa passione? «La radio ha fatto sempre parte di me, fin da piccolo. Il programma in radio (Ore 21, n.d.r.) è piaciuto così tanto che hanno voluto farlo in tv. Per me è solo un hobby, anche se ci metto lo stesso impegno che metto nel lavoro.» Parliamo di Manduria. Cosa ti ha dato e cosa ti ha tolto, nel tuo percorso professionale? «Manduria mi ha dato molto. Senza i primi clienti che mi hanno dato fiducia non avrei mai iniziato. Eppure noi soffriamo molto per l’assenza d’infrastrutture, per la distanza ancora abissale che c’è tra noi e il mondo dell’innovazione.» Come vedi la situazione attuale della città? «Bisogna puntare sui giovani per rilanciare la città, che vive un grave momento di stallo. Ma ancor prima è necessario puntare sulla competenza e sulla professionalità: senza queste qualità non si va da nessuna parte.» Valentina PalumboVuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
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6 commenti
Antonio
lun 28 maggio 2012 03:34 rispondi a AntonioGrazie a tutti per i commenti, anche quelli su altri canali che non siano necessariamente questo forum. Leo, penso come te che a soffrire sia colui che prova invidia verso qualcun altro e non viceversa. Personalmente non la soffro, lascio che la gente parli. Chi veramente vuole conoscer chi sono, sa come farlo. Maria g., effettivamente l'invidia di molti non sempre fa apprezzare ci che di buono viene realizzato! Ma come dice Valentina dalla redazione e Roberta qui nel forum (che incita a continuare cos) non bisogna fermarsi e anzi, andare avanti con la "voglia di fare a gogo" ;))
maria,g
lun 28 maggio 2012 10:57 rispondi a maria,gEsatto, Competenza e Professionalita`e`la chiave del successo. Ma l`invidia di tanti, non sa`apprezzare queste qualita`. Auguri.
leo
lun 28 maggio 2012 07:44 rispondi a leoragazzi dovete capire una cosa chi soffre e colui che invidioso non chi invidiato, capitela sta cosa a me piacerebbe essere invidiato vuol dire che sto bene, purtroppo li Manduriani cussi sontu li cristiani sempri muerti ti fami li olunu betunu, (l'invidia crepa la fortuna trionfa)vai Antonio non pinsa a nisciunu
Roberta Libardi
sab 26 maggio 2012 02:18 rispondi a Roberta Libardiehi Antonio mi lascia perdere tutti gli invidiosi e tutti quelli che parlano male.... continua cos con la tua grande voglia di fare... un bacione enorme e in bocca al lupo per tuttooo... ciaooooooooooooo
Antonio
sab 26 maggio 2012 01:09 rispondi a Antonio@SILVANA DAMICIS: GRAZIE Silvana!
SILVANA DAMICIS
sab 26 maggio 2012 10:46 rispondi a SILVANA DAMICISbravo bravo bravo! al diavolo l'invidia dei molti e ben venga l'affetto dei pochi ma buoni ! continua cosi'!