L’imprenditore manduriano, Gregorio Tarentini, titolare della omonima impresa con referenze nella sovrintendenza ai beni archeologici, noto per le sue molteplici esperienze nel campo degli scavi archeologici, nel restauro e nel recupero di reperti storici, accende i riflettori sulle condizioni in cui versa uno dei luoghi storicamente più importanti e meno curati del borgo antico di Manduria: il ghetto degli ebrei.
«Via Primo Giacomo Lacaita e Vico Degli Ebrei hanno necessità assoluta di recupero», scrive Tarentini in un suo post pubblicato sul profilo Facebook, con la foto della zona in questione situata nel cuore del centro storico di Manduria. L'immagine ritrae la parte finale del vicolo che sfocia in un arco, con tutti i segni del degrado: pareti in tufo che si sgretolano, erba infestante e il solito asfalto al posto del basolato di chianche.
«In una delle stesse vie – ricorda ancora l’addetto ai lavori - si trova la Sinagoga già molto visitata con guide non solo locali. E a breve – aggiunge -, le due viuzze molto caratteristiche, con la riapertura della Chiesa Matrice, saranno visitate non solo da noi manduriani». Tarentini, infine, rivolgendosi a chi amministra la cosa pubblica, fa notare che «nessun paese limitrofo si trova in queste condizioni, eppure basterebbero pochi spiccioli».
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2 commenti
Francesco Catapano
gio 5 dicembre 15:06 rispondi a Francesco CatapanoSi pensa a distruggere e non a valorizzare i beni di Manduria. Questa amministrazione, non si rende conto del patrimonio che amministrano, anzi che non amministrano. Dovrebbero affacciarsi nei paesi limitrofi, per rubare un po' di competenza.
Gregorio
gio 5 dicembre 11:32 rispondi a GregorioQuello è il problema ,i pochi spiccioli