Vendere prima di acquistare. Una delle logiche fondamentali del calciomercato arriva anche in Arabia Saudita, dove negli ultimi anni sono arrivati campioni a fine carriera così come giocatori nel pieno della maturità e giovani promesse del calcio europeo, tutte pagate a peso d'oro. Ora però le cose sono cambiate. La Saudi Pro League (SPL) ha infatti confermato che tutti i 18 club che compongono il campionato saudita hanno attualmente raggiunto la quota massima di otto giocatori stranieri di età superiore ai 21 anni in rosa. Questo vuol dire che i club sono costretti a "rescindere i contratti, vendere giocatori o cancellare alcuni membri della squadra" per acquistare nuovi giocatori nella finestra del mercato invernale.
"La SPL lavorerà a stretto contatto con i club e il Comitato per la sostenibilità finanziaria per garantire la conformità alle politiche e ai regolamenti della lega", si legge in una dichiarazione della Lega, che ha poi confermato che 20 dei 36 posti per giocatori stranieri under 21 sono invece ancora liberi. La Lega ha quindi affermato di aver tenuto una serie di "workshop intensivi" con i suoi club, al fine di "valutare le loro esigenze e i loro obiettivi specifici per la finestra di mercato invernale".
"Questi workshop mirano a fornire un supporto personalizzato ai club, consentendo loro di continuare a ottenere successo dentro e fuori dal campo", si legge nella dichiarazione. Il direttore generale dell'Al Hilal Esteve Calzada ha dichiarato alla Leaders Week di Londra in ottobre che il suo club aveva raggiunto il limite di acquisti stranieri, commentando le voci che volevano il club, tra gli altri, di Neymar e Sergej Milinkovic-Savic interessato a Mohamed Salah. L'attaccante sembra però destinato a rinnovare il suo contratto con il Liverpool, in scadenza la prossima estate, ma il club arabo, secondo in campionato a due punti dall'Al Ittihad capolista, potrebbe guardare comunque altrove in caso dovesse partire proprio Neymar, al centro di molte voci di mercato.
Fonte