
''Verrà fatto di tutto per impedirci di governare''. Così il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, dopo la condanna a Marine Le Pen durante un'intervista a CNews ed Europe 1.
"Ci sono milioni di francesi che questa mattina, e da ieri, sono indignati e che ritengono che i giudici abbiano deciso in modo sproporzionato, politico e partitico di ostacolare la griglia di partenza delle prossime elezioni", ha aggiunto Bardella, dato per favorito alle presidenziali del 2027 dopo l'ineleggibilità a cui è stata condannata Le Pen.
Il leader di Rn ha poi denunciato la ''tirannia dei giudici''. Si tratta di un processo politico, ha proseguito Bardella, affermando che "i giudici hanno deciso di escluderci in modo puro e semplice dalla corsa alle prossime elezioni presidenziali".
Le Pen attacca dopo la condanna: "Decisione politica, in Francia regime autoritario"
"Ritengo che questa decisione sia sproporzionata, che non rientri nella giurisprudenza del Consiglio costituzionale, che sia una negazione pura e semplice dello stato di diritto poiché è stato violato il nostro diritto a un giusto processo", ha aggiunto Bardella sostenendo la "totale innocenza" del Rassemblement National rispetto ai fatti contestati nonostante la condanna di 24 persone e del partito.
Il presidente del Rassemblement National Jordan ha quindi detto di ''condannare con la massima fermezza gli attacchi, o almeno le minacce finora rivolte ai magistrati".
Bardella si è poi rifiutato di riconoscersi come il piano B del partito di estrema destra alle elezioni presidenziali del 2027 finché non saranno esaurite tutte le vie di ricorso. "Non mi colloco come un'alternativa", ha detto Bardella, dicendosi impegnato nella "battaglia" legale condotta con Marine Le Pen.
''La giustizia non è politica, la decisione'' di condannare Marine Le Pen ''non è una decisione politica, ma giudiziaria, presa da tre giudici indipendenti e imparziali'', ha dichiarato intanto uno dei più alti magistrati della Francia, il procuratore generale presso la Corte di Cassazione Rémy Heitz.
La condanna di Le Pen, prosegue intervistato da Rtl, ''è stata emessa conformemente alla legge" e ''in applicazione dei testi votati dalla rappresentanza nazionale". Sono quindi "inammissibili" gli "attacchi molto personali contro i magistrati e le minacce che potrebbero essere oggetto di procedimento penale", ha aggiunto Heitz.
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