Lunedì, 16 Settembre 2024

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La leader dei Verdi contro l’abbattimento degli alberi del viale

Anna Mariggiò dei Verdi: “quel progetto fa acqua da tutte le arti”

Anna Mariggiò Anna Mariggiò

Sono state dette già varie cose che sono assolutamente condivisibili. Chi mi ha preceduto vi ha parlato di questo progetto per alcune parti davvero ridicolo e poi anche non condiviso chiaramente con la popolazione. Questo per quanto riguarda anche la specie scelta sostitutiva degli alberi che dovrebbero essere eradicati tutti. Si è scelta una specie di albero che è a lento accrescimento, di conseguenza ci toglierebbe per tantissimi anni la possibilità di avere l'ombra che è una cosa essenziale. Oltre al fatto, inutile ripetersi, che gli alberi sono la vita, ci danno l'ossigeno, ci fanno respirare, anzi dobbiamo dire che questa città in modo particolare è carente di verde proprio nella zona del centro urbano. 

Secondo me c'è anche un altro problema: il progetto fa acqua anche perché purtroppo c'è questa abitudine, questa tradizione a Manduria, di affidare determinati progetti anche a chi ha delle competenze fino ad un certo punto, perché comunque questo è un progetto elaborato da un architetto. Chiaramente così come noi quando stiamo male andiamo dal medico, quando abbiamo bisogno di farci la casa andiamo dall'ingegnere, quando dobbiamo fare una valutazione del verde o un progetto del verde si va o da un agronomo o da un laureato in scienze forestali che magari ci potrà dire qualche cosa di più. Per il resto, se non c'è una competenza, da questo punto di vista è ovvio che il progetto deve fare acqua. 

Purtroppo anche gli alberi hanno un ciclo di vita che dipende sia dalla specie ma anche da come sono stati trattati durante la loro vita e non possiamo dire che questi alberi siano stati trattati bene. Si vede, ma comunque lo sappiamo così come tanti altri alberi non siano stati trattati bene. Addirittura il famoso viale dei cipressi ricordatii da Giosuè Carducci, tutti furono abbattuti perché avevano terminato il loro ciclo di vita, ma in quel caso furono comunque sostituiti man mano e probabilmente anche con delle specie idonee. Quella specie scelta per il nostro viale è un bellissimo albero, qualcuno ha detto, secondo me ingiustamente, che quell'albero non è adatto perchè proviene dall'Oriente, ma così non è perchè quell'albero si è naturalizzato da noi. E’ stato detto anche da altri agronomi, ne abbiamo un esempio nella nostra villa comunale, è bellissimo, a me è venuta voglia di farmelo anche piantare nel giardino di casa mia, però è un albero monumentale che non può svolgere la stessa funzione di un albero che invece deve essere piantato per scopi ben precisi in un viale al centro della città, perché dobbiamo ricordare, dobbiamo tenere presente che un conto è pensare al verde pubblico, altra cosa è pensare al verde privato, lo dovremmo sapere tutti. Detto questo, speriamo in un ascolto da parte di chi dovrebbe dare avvio a questi lavori.

Anna Mariggiò, portavoce dei Verdi Manduria (Suo intervento durante la manifestazione del 18 luglio organizzata dal Comitato per Viale Mancini)

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2 commenti

  • Testimone discreto
    dom 4 agosto 13:37 rispondi a Testimone discreto

    Rileggendo questo articolo, mi è saltato in mente un grave episodio..diciamo un flash..negli anni novanta c’era il boom , per quanto riguarda il passeggio su questo VIALONE e ricordo era il periodo di carnevale, ..ecco.. ci fu un ragazzino che con lo spray spruzzò abbondantemente un albero, un uomo ( chiamiamolo uomo, che ricordo molto bene, anche a distanza di anni) li venne la felice idea di mettere fuoco 🔥 con l’accendino, beh.. per non portarla alla lunga, vennero i vigili del fuoco, …il tutto….PER UN DEFICIENTE !!!

  • Vincenzo
    sab 3 agosto 08:07 rispondi a Vincenzo

    Forse non ce ne sarebbe bisogno, ma sul verde pubblico a Manduria e sul territorio comunale, occorre fare una necessaria puntualizzazione, senza della quale tutto quello che si dice, assume un valore relativo, senza speranza di cambiamento. Tutte le rigenerazioni urbane, comprese quelle riguardanti la piantumazione di nuove specie arboree, dovrebbe essere frutto di studio appropriato, prendendo in esame la disponibilità di terreno dove dovranno essere messa a dimora e l'indefettibile possibilità di irrigazione automatizzata. L'attenzione a queste esigenze, eviteranno che sul territorio si vedano piante asfittiche, ancorché rinsecchite, per mancanza di requisiti insopprimibili. Non è il primo caso che leggo di potature eseguite maldestramente in periodi non consoni e di idee strampalate, che prevedono la sostituzione di un buon numero di alberi in salute, con un un quantitativo esiguo.

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