L'Eccellenza che sarà. Con la finale della "Nuovarredo Arena" di Francavilla Fontana, conclusasi con il trionfo dell'Ugento, che approda in D, sul Bisceglie, va definitivamente in archivio l'esperienza del doppio girone. Dalla prossima stagione si torna al raggruppamento unico. A venti squadre, per il momento. Poche le speranze per le aspiranti ad un possibile ripescaggio. Vediamo perché.
Allo stato il roster dovrebbe comprendere le quindici formazioni reduci dall'edizione appena conclusasi. Otto del girone A, Bisceglie, Corato, Canosa, Molfetta, Incedit Foggia, Polimnia, Spinazzola, Unione Calcio Bisceglie, e sette del girone B, Arboris Belli, Campi, Ginosa, Manduria, Massafra, Novoli e Racale. A queste vanno ad aggiungersi Acquaviva e Galatina, vincitrici dei rispettivi gironi di Promozione. Con l'inserimento di Barletta e Bitonto, retrocesse dalla D, si arriverebbe a diciannove partecipanti.
Rimarrebbe, ad oggi, un posto vacante. E la situazione continuerebbe ad esser tale se il Gallipoli, impegnato domenica nel match di playout, riuscisse ad espugnare Angri conservando il posto in Quarta Serie. In caso contrario i giallorossi andrebbero a completare l'organico della prossima Eccellenza. Un ulteriore slot potrebbe liberarsi se il Bisceglie dovesse riuscire a guadagnare la serie D attraverso i playoff nazionali. I criteri stabiliti, in ottica ripescaggio, vedono in pole position, e in ordine di priorità, il Matino, il San Marco, il Real Siti ed il Maglie. Formazioni retrocesse dall'Eccellenza attraverso i playout, ad eccezione del Maglie declassato direttamente per la regola dei sette punti. Seguono, al quinto e al sesto posto, Taurisano e Capurso, team che si sono aggiudicati i playoff di Promozione nei rispettivi raggruppamenti.
Questa speciale graduatoria vede in settimana posizione la Rinascita Refugees, vincitrice della Coppa Italia di Promozione. Ricordiamo che il piano di riorganizzazione del massimo torneo dilettantistico regionale prevede la riduzione dell'organico a diciotto squadre nella stagione 2025/26 e a sedici in quella successiva, allorquando verrà ripristinato il format pre-covid.
Maurizio Pasculli
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