la presente in nome e per conto della signora Locato Annamaria, responsabile della Associazione Odaam che qui rappresenta, e che si occupa del canile sanitario di Manduria giusta convenzione con l’Ente proprietario , per esprimere il profondo rammarico della stessa e di tutta l'Associazione di volontari da lei rappresentata, per le gravi affermazioni contenute nell’articolo pubblicato sulla sua pregevole testata in data odierna dal titolo ‘Canile blindato, il video dei lamenti dei cani preoccupa gli animalisti’.
Quello che stupisce ed addolora, ma siamo assolutamente certi della buona fede dell’articolista, è che si danno per accadimenti reali illazioni gravi a supporto di un video di mezzo minuto che riprende una entrata secondaria del canile, e guaiti di pochi secondi che qualsiasi cane al mondo farebbe per attirare l’’attenzione, soprattutto se fiutano la presenza di un amico umano. Eppure, a chiusura dei cinque righi iniziali con i quali nell’articolo si presenta il video ed i commenti Facebook che avvalorerebbero le pure illazioni in esso contenute, sarebbe bastato un semplice punto interrogativo… Intendiamo però attribuire questa (poco felice) costruzione sintattica al desiderio, condiviso, di aiutare gli animali più sfortunati, piuttosto che a intenti nocivi nei confronti della Odaam.
Quanto ad improvvisati reporter e commentatori, una veloce escursione nel sito della Odaam e del canile avrebbe rivelato una realtà del tutto diversa, ed a tale proposito, già da oggi, domenica, l’associazione invita tutti coloro che lo ritengono opportuno a recarsi in canile a verificare di persona lo stato di salute, anche psichico, dei cani, il registro adozioni e le condizioni di detenzione. Valuteremo nel prosieguo eventuali azioni penali nei confronti di post ed affermazioni diffuse in rete senza dubbio calunniose e diffamatorie rivolte alla attuale custode della struttura, qui interessa ristabilire non tanto un principio di diritto che è quello di non essere ingiustamente diffamati, quanto quello di non infierire su chi gestisce, in regime di volontariato un canile sanitario all’interno del quale si recano quasi quotidianamente, per sterilizzazioni e visite, veterinari ASL con ruolo di incaricati di pubblico servizio, che mai hanno sollevato dubbi o rilevato criticità; aggiungo che per legge i cani possono restare li ricoverati solo 60 giorni, con un rimborso spese massimo di 3 euro a cane, per un totale di 13 esemplari (!|), a fronte di strutture ‘convenzionate’ che lucrano migliaia di euro al giorno su centinaia di ospiti che non vedono mai un metro quadrato di terra in tutta la loro vita in canile: di quali speculazioni si parli quindi non ci è chiaro( ma speriamo di conoscerne in sede penale) se non alla luce del brocardo per cui ‘il ladro pensa che tutti rubino’…Per finire, probabilmente con ingenuità ( altri no) l’autrice del video getta immeritata benzina sul fuoco di ambigue manovre che alcuni soggetti pongono in essere da anni ai danni della Odaam per estrometterla, senza successo, dalla gestione della struttura. Certo che vorrà ristabilire l’onor del vero pubblicando la presente con lo stesso spazio dedicato all’articolo in oggetto, colgo occasione per porgerle cordiali saluti
Per Odaam, avvocato Francesco Di Lauro
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1 commento
Giovanna Dimaggio
dom 15 settembre 12:55 rispondi a Giovanna DimaggioEureka!