
La premier Giorgia Meloni è indagata per la vicenda del rimpatrio del cittadino libico Almasri. Con lei sono indagati anche i ministri Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Il reato ipotizzato è favoreggiamento e peculato.
A farne notizia è stata la stessa prim aministra con un video pubblicato sui social. «Ho ricevuto un avviso di garanzia per favoreggiamento e peculato in relazione alla vicenda del rimpatrio del cittadino libico Almasri». Così Giorgia Meloni mostra l'avviso di garanzia firmato dal procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi. «Lo stesso - dice Meloni -, del fallimentare processo a Matteo Salvini per sequestro di persona.
L’inchiesta riguarda il caso Almasri, il generale libico fermato a Torino su richiesta della Corte Penale Internazionale e poi rilasciato e fatto tornare nel suo Paese con un volo Falcon 900 dei Servizi Segreti. A ricevere l’avviso di garanzia anche i ministri Matteo Piantedosi, Carlo Nordio e il sottosegretario Alfredo Mantovano. «Presumo», dice la premier, «a seguito di una denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra, molto vicino a Romano Prodi, conosciuto per aver difeso pentiti del calibro di Buscetta, Brusca e altri mafiosi».
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9 commenti
Mm
dom 2 febbraio 09:31 rispondi a MmPrescindendo dai tempi equivoci del mandato di arresto, prescindendo che sono stati gli stessi magistrati a scarcerato, prescindendo che trattasi di capo di imputazione ancora non passato in giudicato. Ciò premesso, se in vero trattasi di pericoloso criminale, il governo cosa avrebbe potuto e dovuto fare nella certezza di sicure azioni ricattatore contro gli italiani sia in patria che fuori? Il recente caso della giornalista ha insegnato qualcosa? Il governo ha tutelato gli italiani. Mi auguro che le opposizioni, di qualunque colore siano, smettano col tanto peggio tanto meglio per egoismi di bottega, fottendosene del popolo.
Giancarlo
lun 3 febbraio 10:13 rispondi a GiancarloI tempi del mandato di arresto sono equivoci solo per la propaganda (il 90% dei canali informativi è in mano alla famiglia berlusconi). Il mandato è stato emesso dalla corte penale internazionale, con cui l'Italia non ha evidentemente onorato gli impegni, facendo la solita figura dei fanfulla. Inutil riempirti la bocca con finto legalese: non deve passare in giudicato nulla per essere arrestati. Basta un mandato al termine di indagini giudiziarie, evidentemente già concluse. Ciò premesso, trattasi effettivamente di pericoloso criminale, pedofilo, tra l'altro. cosa frequente tra dittatori e fascisti. Le azioni ricattatorie? La Grande Italia portata avanti dalla minuta madre e donna che protegge gli stupratori di bimbi in fuga cala le braghe così ridicolmente? Gli unici interessi difesi sono quelli della Cricca. Vedasi il fuoco sparato contro chi osa fare il proprio dovere.
Pietro
mer 29 gennaio 14:46 rispondi a PietroDi nuovo questi personaggi si mettono in mostra. Poi ha ragione la maggioranza a voler togliere finalmente tutto questo potere a certi giudici. Spero proprio che la legge venga fatta quanto prima. Il generale libico è stato scarcerato dai giudici della Corte d'Appello di Roma e non dalla Meloni e dai Ministri. Se questo giudice, voleva o doveva denunciare qualcuno, erano proprio i suoi colleghi giudici della Corte d'Appello di Roma che hanno liberato il generale libico o no? Perché non lo ha fatto? Sappiamo tutti la risposta purtroppo. Onore alla Meloni per quello che sta facendo per l'Italia. Ci voleva una donna premier per rivalutare la nostra nazione. A me piace, piccola e indomita.
Giancarlo
gio 30 gennaio 10:24 rispondi a GiancarloIl personaggio che "si mette in mostra" è un notissimo magistrato dichiaratamente di destra, che agisce in seguito ad una denuncia di un "avvocatone" tanto di destra da aver militato in MSI ed AN. Persino un tuop camerata non ha sopportato il ridicolo di cui la gnappa ha ricoperto la nazione riconsegnando, su un volo di Stato, un criminale che si è macchiato anche di stupri su bambini (hai capito bene: il più piccolo aveva 5 anni).
Gino
mer 5 febbraio 11:21 rispondi a GinoVabbè forse avrà sbagliato perché certa gente non si informa o parla per tifi politici. Ma allora se ci rifletti meglio potrebbe essere abbastanza verosimile che forse stiamo parlando di "caste". Perché andare contro ad un governo che ha fatto quello che in fondo hanno fatto anche i governi predecessori (vedi intervista a un noto esponente di sinistra del passato) non vedo tanto inverosimile tale ipotesi. Te lo dice un tuo compagno di sinistra, anzi due.
Nepitella Massimo
mer 29 gennaio 13:05 rispondi a Nepitella MassimoI teschi dietro l'armadio ecco qua!
Cittadino illustre
mar 28 gennaio 22:05 rispondi a Cittadino illustreOnore a Giorgia Meloni....ieri, oggi e domani!!!!
Giancarlo
gio 30 gennaio 10:25 rispondi a GiancarloCerto, onore alla complice dei torturatori di donne e bambini. Eilalà, alalà, alalà!
Franco
mar 28 gennaio 20:48 rispondi a FrancoForza Giorgia , annientali questi maledetti comunisti