Tutti i preziosissimi volumi della biblioteca Marco Gatti, comprese alcune rarità, finiranno in un capannone industriale. La notizia che farà rivoltare nella tomba i suoi fondatori senatore Nicola Schiavoni e il canonico Gregorio Servi, la diffonde la presidente di Archeoclub Manduria, Anna Maria D’Andria, che non ha preso per niente bene la decisione del vicesindaco e assessore alla cultura, Andrea Mariggiò. Due le ragioni del disappunto della dottoressa D’Andria: non essere stata consultata nonostante la sua associazione abbia in custodia la biblioteca in funzione di una convenzione con il comune sottoscritta nel 2021 e la lunga chiusura della gattiana sino al completamento dei lavori di restauro del vecchio municipio che la ospita. Un terzo motivo, poi, sarebbe quello della perdita di un finanziamento, già accordato dal Ministero per la somma di 35mila euro.
Pubblichiamo di seguito l’intervento della presidente D’Andria che prende decisamente le distanze dal vicesindaco Mariggiò e dalle sue scelte unilaterali e, a quanto pare, dispotiche
Abbiamo trovato conferma, sulla stampa odierna, di una notizia accennataci a mezza voce, lungo corridoi della Casa Comunale, il giorno precedente: la “Marco Gatti”, la nostra
i storica Biblioteca Civica, chiude, tutte le attività sono sospese sino alla fine dei lavori di ristrutturazione dell’immobile che da sempre la ospita ( il vecchio Municipio, in Piazza Garibaldi).
Apprendiamo dalle parole del Vicesindaco, nonché Assessore alla Cultura, Vito Andrea Mariggiò, che tutti i volumi di cui è dotata (calcolati a peso!) saranno spostati in un capannone industriale.
Archeoclub, presente in Biblioteca da due anni in regime di coprogettazione, secondo quanto previsto dal Codice del Terzo Settore, non ha avuto parte in questa decisione ( tanto meno nella sua pratica attuazione) come per altro in tutte le altre che l’hanno preceduta, in quanto mai quel tavolo, in cui si sarebbe dovuto programmare e progettare insieme, è stato attivato. Un canale di comunicazione, sia pure unidirezionale, è stato tuttavia da noi sempre tenuto aperto, attraverso il quale, sin dal primo giorno, abbiamo segnalato all’Amministrazione tutto quanto fosse necessario per far uscire la Gattiana dalla situazione di emarginazione in cui si trova, e più ancora si troverà in futuro, rispetto ad un Sistema Bibliotecario Nazionale che si sta rapidamente adeguando alla rivoluzione digitale in atto.
In questi due anni, proprio grazie ad Archeoclub, la Biblioteca Civica è tornata a rivestire un ruolo propulsore nella vita culturale della città, grazie alle tante iniziative che hanno portato nuovamente i cittadini, grandi e piccoli, a frequentarla ( se ne può avere contezza sfogliando la pagina fb ad essa dedicata). La nostra speranza, suffragata dalle dichiarazioni pubbliche degli Amministratori, che è anche la motivazione che ci ha spinto a sostenere questo impegno, è stata che, con l’inizio dei lavori di ristrutturazione, si sarebbe trovata una soluzione per garantire continuità alla fruizione della Biblioteca, sia pure a ranghi ridotti, sia pure in una sede provvisoria più piccola, ma dotata dei minimi standard funzionali. Non ci sembra che un capannone industriale lo sia.
La nostra preoccupazione, infine, è rivolta al proseguimento di tutti i progetti in corso e, in particolare, al progetto “Biblioteche e Comunità “, finanziato da Fondazione con il Sud e Ministero per la somma di 35.000 euro, che vede Archeoclub capofila( nelle cui casse , è bene chiarire, non uno di questi euro entrerà),ma che coinvolge altre Associazioni ed Istituzioni pubbliche e private della città, incentrato sulla Biblioteca Civica, per il quale l’Amministrazione si è impegnata a dotarsi di un catalogatore professionista e a prolungare l’orario di apertura della Biblioteca a quaranta ore settimanali.Anna Maria D’Andria, presidentessa Aecheoclub Manduria
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8 commenti
Leonello
gio 11 maggio 2023 06:19 rispondi a LeonelloMi sa che alla fine, qualche manoscritto raro si volatizzerà da quel capannone, per poi, imspigabilente, materializzarsi in qualche biblioteca privata, docet insegna, come il libro della storia di Manduria , in originale, datato nei primi anni del 1400, che ne era possessore il mio defunto padre, inspigabilmente sparito e mai più ritrovato se non le copie autenticate. Mistero
pietro my
gio 11 maggio 2023 05:56 rispondi a pietro myQuesto sindaco e company che diano le dimissioni non capiscono niente ,i nostri libri antichissimi in un capannone ,ma siete mattiiiiiiiiiiiiii
Mm
gio 11 maggio 2023 05:52 rispondi a MmFamosa di De Filippo : Ha da passa' la nuttata! Quando passerà la nuttata per i Manduriani? Rivedremo rifiorire la cittadina?
Giuanni cu la camisa cranni
gio 11 maggio 2023 02:08 rispondi a Giuanni cu la camisa cranniMa, di questa amministrazione, c’è qualcuno competente? CA TENI LA TERZA MEDIA? CA TENI LI SCOLI JÈRTI ? CA CAPESCI ‘NCUNA COSA? …..c’è squadra 📐 è misu Pecoraro? La squadra ti palloni ( gonfiati ?) ⚽️🏀🥎🎾. Niscjunu professori e/o maestra jè misu ? Cussì mà fari la guerra ? Bohhh !!! Jù nó sacciu !!!! 😎
Domenico
gio 11 maggio 2023 11:10 rispondi a DomenicoSpero che nulla vada perduto in questo spostamento. e che il luogo scelto come deposito, risponda ai requisiti antincendio, furto, e riparo dell'umidità. Mi fa piacere sapere che, comunque, il responsabile dell'operazione sia l'assessore alla cultura, sicuramente consapevole del valore di quanto è nelle sue mani.
Valentina
gio 11 maggio 2023 09:04 rispondi a ValentinaEnnesima dimostrazione di assoluta povertà culturale e intellettiva di questa dannata amministrazione....al peggio a quanto pare non c è mai fine.....mi auguro solo che il karma compia al più presto il suo corso.
Lorenzo
gio 11 maggio 2023 08:14 rispondi a LorenzoMamma mamma mamma 😱
Egidio Pertoso
gio 11 maggio 2023 08:13 rispondi a Egidio PertosoQuesta amministrazione si palesa sempre più "sculturata". Che triste destino per i nostri antenati letterati che con le loro vite hanno incardinato, per secoli, il sapere da cui le nuove generazioni avrebbero attinto per formarsi e migliorarsi. Si butta via un pezzo anche di storia di noi cittadini che, come si prevede, saremo iin prosieguo di tempo, schiavi di quella IA, intelligenza artificiale, che si sta sviluppando per rendere tutti gli umani cretini e deficienti. Solo che noi manduriani, come sempre, ci siamo arrivati prima pur senza un' intelligenza artificiale: ci è bastata ed avanzata quella naturale ! P.s.: ma Coloro che nel mondo della Scuola e del Sapere professano cosa dicono, o bisogna rivolgersi a Sangiuliano, il nostro ministro della Cultura ?