'Ta pragmata', con questo termine gli antichi Greci, gli ideatori della democrazia, chiamavano la 'politica', ovvero la capacità di 'fare le cose' in un'ottica di Bene Comune. 'Fare le cose' in un'ottica di miglioramento rispetto allo stato presente, attraverso una 'krisis' un cambiamento, talvolta doloroso ma necessario, collocato dentro una visione generale delle cose e mai particolare.
Questa è la capacità dello statista, vedere oltre il dettaglio, il caso particolare, ma guardare in fondo all'orizzonte la propria idea di città, di comunità, di futuro. Ogni krisis attrae a sé oppositori, più o meno accaniti, che compaiono nell'attimo di una manifestazione di ira, rabbia, aperto dissenso, e poi si annullano nella loro ridotta visione delle cose.
Tutti i cambiamenti epocali della storia hanno subito le stesse dinamiche ma l'onestà intellettuale, la forza e determinazione d'animo, l'amore indiscusso per la propria terra dei grandi politici hanno reso giustizia al loro operato. Il Tempo, solo il Tempo, peserà in concreto la bontà e il valore delle scelte compiute.
Vito Andrea Mariggiò, assessore alla cultura del comune di Manduria (Su Facebook).
Ma quale cultura e cultura - Di Ferdinando Arnò
Il tono del messaggio è solenne, come quello di un condottiero che pensa di aver vinto una battaglia epocale. Un condottiero che, tuttavia, non ha marciato contro un nemico straniero, ma contro il suo stesso popolo.
Si parla di oppositori, immancabilmente descritti come gente dal respiro corto, incapace di cogliere la portata epocale delle scelte che, ovviamente, solo il Tempo saprà giudicare. Un trattato sull’arte del governare, insomma, pubblicato su Facebook.
Sì, avete capito bene. Veramente, veramente Vito Andrea Mariggiò, assessore alla cultura, ha scritto un post del genere. Su Facebook. Non so se mi spiego.
Un uomo che non ha idea nemmeno del significato di cultura, cosa pensa di insegnare alla cittadinanza? Uno che ha avuto il coraggio di affermare che la cultura è “soggettiva”. Uno che, a volerla dire tutta, il massimo della competenza che può vantare nel suo curriculum è stato quello di fare il portaborse di un politico. Uno che ci ha messo nove anni per laurearsi. E ora, questo stesso uomo ci parla di Krisis e di visioni epocali?
Guardateli, questi amministratori, guardateli pavoneggiarsi in giro, tutti azzimati, con una sicumera che rasenta il ridicolo. Ho visto il Vito Andrea con un completo lilla, stile anni ’80, convinto di essere la reincarnazione del buon gusto. Però poi si mettono lo smoking al mattino (!!) perché pensano che la formalità li renda autorevoli e si presentano da Vespa col farfallino, forse per solidarietà con chi è costretto a usarlo per lavoro. Ora che si sono fatti il selfie con Boldi, si credono loro le star della Croisette.
E allora giù con i simposi, le scolaresche costrette a partecipare ad eventi improbabili, le manifestazioni che sembrano pensate più per soddisfare l’ego degli organizzatori che per coinvolgere davvero i cittadini. Non una visione, ma una messa in scena. Non una politica per la comunità, ma un gioco di specchi dove l’amministrazione appare più interessata a guardarsi che a guardare avanti. Un’amministrazione intenta non tanto a fare politica, ma a titillarsi i capezzoli davanti allo specchio, compiaciuta di una grandezza che esiste solo nella loro immaginazione.
E qui sta il vero punto: le cose bisogna farle, certo. Ma bisogna saperle fare. E bisogna farle bene. E questa amministrazione ha dimostrato di non avere né le competenze, né la visione, né la capacità per farlo. Ciò che abbiamo visto non è una politica lungimirante, ma una serie di scelte improvvisate, inefficaci e dannose.
E il risultato? Un paese desertificato, non solo nel verde, ma anche nell’anima. Un paese che si ritrova a fare i conti con chi confonde la politica con l’autocompiacimento.
Il Tempo, sì, il Tempo lo hanno avuto, e questo è il risultato
Ferdinando Arnò, musicista, compositore.
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7 commenti
Agfa
lun 9 dicembre 15:57 rispondi a AgfaAl di la' del merito dello scontro di opinioni nel quale non ritengo opportuno entrare, ritengo che ricorrere al dileggio per svilire il pensiero altrui è troppo banale e squalifica più il mittente che il destinatario.
Immacolata
lun 9 dicembre 00:47 rispondi a ImmacolataÉ la mia opinione personale: ma cos'era? Forse un tentativo di propinare la traduzione in greco della solita inconcludente fuffa politichese.
Nando Mazza
dom 8 dicembre 11:17 rispondi a Nando MazzaBravo Ferdy, hai colto nel segno, il nostro ineffabile vice-sindaco, che non ha mai speso una parola sulla mannaia, anzi sulle motoseghe che il suo capo con contorno di nani e ballerine stavano per scatenare contro i nostri poveri alberi, ora ricorre al greco antico per coprirsi di ridicolo. Forse ci prende per i troglodoti che è costretto a frequentare per la sua impalpabile esperienza amministrativa. Ricordo un memorabile corsivo di Fortebraccio su l'Unità di tanti anni fa, quando cosí descriveva un ministro dell'epoca al suo arrivo all'inaugurazione di qualcosa: l'auto si fermó sul piazzale e non scese nessuno: era Antonio Cariglia....oggi questo nessuno si chiamerebbe Vito Andrea Mariggió......
Lorenzo Libertà per la Marina
dom 8 dicembre 11:13 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaPurtroppo oltre 30 anni di cultura becera televisiva a colpi di fatturati pubblicitari sempre maggiori, con ricadute sull' aumento dei prezzi ( la pubblicità televisiva nazionale costa 😜), ha creato generazioni di politichetti e signototti locali che, nulla hanno a che e vedere o a che fare con il bello e intelligente. Basta girare Manduria e le sue frazioni per capire quanta bruttezza ed ignoranza circoli sul territorio. Ecco perché a questi piccoli " statisti", basta asfaltare un pezzetto di strada o pitturare 2 strisce pedonali per sentirsi: GRANDI 👋👋👋 Opinioni
Cittadino Repubblicano
dom 8 dicembre 10:25 rispondi a Cittadino RepubblicanoQuell'assessore , piuttosto che citare i greci, dovrebbe ricordarsi di un detto latino - Primum Non Nocere- e cioè : Il primo compito di chi amministra è non danneggiare.
Messapico
dom 8 dicembre 09:48 rispondi a MessapicoNegli ultimi 50 anni tutta la politica manduriana ha fatto solo danni in questa Città. Neanche il necessario è stato realizzato con competenza, gusto del bello, amore verso il territorio. Di cosa dobbiamo ringraziare tutti i nostri politici, soltanto di aver venduto fumo, di averci riempiti di puzza e veleni, di aver fatto scappare via giovani talenti, averci portato al Commissariamento, di averci chiuso Cinema e Teatro, di aver relegato i giovani sui marciapiedi, di averci svenduto ai pionieri dell'acqua e del vino. In questi 50 anni sono riusciti a spegnere la vita di una città ed anche le speranze inascoltate dei suoi cittadini.
Vincenzo
dom 8 dicembre 09:11 rispondi a VincenzoE' l'ennesima dimostrazione che l'apparire vale più dell'essere. L'assurdità massima di questo postulato, grazie all'auto compiacimento, si arriva a toccare quando i soggetti in esame, per via di un'inconscia catarsi, sono intimamente convinti di disporre di doti taumaturgiche. Non si avvedono che la realtà è differente.