Nel 2013, grazie all'apparentamento con Bersani, riescono ad andare in Parlamento, con parlamentarie "farlocche" fra quattru musci che già avevano deciso nelle stanze chiuse chi votare fra il democristiano Stefàno o il plurinominato vendoliano Fratoianni per fare alcuni nomi, quando Bersani, persona perbene e non "quaqquaraqqua" come questi personaggetti di quarta serie, chiede loro una mano per fare, allora, un governo di scopo istituzionale per affrontare sette/otto lenzuolate, fra cui la legge elettorale, loro si sfilano, casumai ddhu fessa te Bersani ndaveru mantene la palora e dopo un annetto siamo di nuovo a casa, e si sfilano sempre con questa retorica nauseante della sinistra sinistra che si richiama alle lotte di liberazione e di emancipazione. Ora, senza uno straccio di autocritica, torna il compagno Vendola a stroncare le uniche parole di buonsenso udite su tutti i fronti nel post referendum, quelle di Pisapia, l'unico dei Big che alla politica ha sempre donato e non ricevuto, se non altro per curriculum di vita, e si liquida SEL, giustamente, ma anche qui senza uno straccio di trasparenza, perché qualche buontempone in Puglia pensa che il necessario finanziamento di un nascente Partito, legittimo quando viene rispettata la legge, sia stato il motivo fondamentale di troppe scelte politiche scellerate nella seconda legislatura Vendola, come non chiudere il ciclo dei rifiuti ed atteggiamenti diciamo "morbidi" nei confronti di ILVA dopo la grande attenzione al tema della prima legislatura Vendola. Ecco CUMPAGNI, quando fate le pulci agli altri toglietevi le "scame te l'occhi" che iniziano a vedersi. Enzo Marenaci
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