«I lecci di piazzale Cattedrale saranno monumentali, non si potino senza le necessarie indicazioni dell’esperto». Con queste parole Gigliola Palazzo, presidente del circolo “Piroa” Legambiente Oria-Francavilla Fontana, esprime perplessità sui lavori che stanno interessando in questi giorni l'amministrazione comunale di Oria, impegnata in un progetto di riqualificazione urbana che prevede l'abbattimento di alcuni alberi, esattamente come Manduria per il viale Mancini.
A differenza della città brindisina però, Legambiente Manduria non ha mai rilasciato dichiarazioni ufficiali attraverso i suoi rappresentanti né mostrato alcun tipo di interesse riguardo il taglio delle robinie in viale Mancini. Non un messaggio di supporto per il comitato indetto per salvare gli alberi, che pure aveva chiesto parere e sostegno, o una partecipazione attiva per raccogliere firme. Silenzio assoluto su un tema che dovrebbe essere molto caro a un’associazione che cita alla voce “Attività d’interesse generale”, all’interno dell’articolo quattro del proprio statuto nazionale, quanto segue: “l’associazione opera in diversi settori, tra cui interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente”.
Ad Oria, invece, l’associazione ambientalista sta facendo il possibile per salvare gli alberi in città, scontrandosi con l’amministrazione comunale del sindaco Cosimo Ferretti che ha avallato la sua scelta pubblicando le relazioni tecniche che non hanno convinto però la Palazzo e la sua associazione. Infatti, per salvaguardare gli alberi di leccio presenti lì dal 1927, il circolo “Piroa” ha contattato il dottore Francesco Tarantino (lo stesso agronomo che tanto ha lottato per salvare le robinie di viale Mancini) che ha stilato e inviato una relazione tecnica al comune di Oria e si è messo a disposizione per fornire indicazioni circa il trattamento degli alberi secolari. Inoltre, esattamente come accaduto per le robinie, anche pe ri lecci di Oria è stata inoltrata alla regione Puglia una richiesta di monumentalità che il circolo spera abbia esito diverso rispetto a quanto accaduto per gli esemplari di viale Mancini. Dal suo canto, l’amministrazione di Oria è decisa ad andare fino in fondo al suo intento, proseguendo con il progetto di riqualificazione urbana che mira, con il ricambio degli alberi, a dare nuovo ossigeno alla città.
Una situazione, alla fine, analoga a quella che ha interessato la nostra città ma con protagonisti molto diversi fra loro e più interessati all’ambiente rispetto alle nostrane associazioni di tutela ambientale.
Raffaele Montesardo
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1 commento
Gregorio
mer 11 dicembre 14:18 rispondi a Gregorio…e come mai nel progetto di riqualificazione, ad Oria non hanno disposto la pista ciclabile a due corsie? Aah, sicuramente se questo progetto l’avesse fatto il nostro Architetto… solo così, sarebbe stato a regola d’arte, due corsie a Oria e due corsie a Manduria sarebbero QUATTRO CORSIE, come l’autostrada, con tanto di CASELLO !! Che bello !!