Mercoledì, 26 Febbraio 2025

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Il consigliere Sammarco demolisce i piani del primo cittadino

“Ma quale palazzetto, il sindaco vende solo fumo”

Domenico Sammarco Domenico Sammarco

Come spesso accade quando si tratta dell’Amministrazione Pecoraro anche ieri abbiamo assistito ad una commedia del surreale con risvolti che purtroppo potrebbero profilarsi come tragici. Se infatti questa mediocre Amministrazione, grazie alla sua inefficienza, in un primo tempo aveva del tutto perso anche il finanziamento relativo al palazzetto dello sport nonché la possibilità di aderire ai Giochi del Mediterraneo, fortunatamentecoi fondi statali, distribuiti dalla Regione, sul territorio sono ricaduti 5 milioni di euro per realizzare il Palazzetto dello Sport. E la notizia di questo sforzo da parte del Governo non può che farci piacere. Ma occorre però raccontare tutta la verità legata alle difficoltà di realizzazione dell’opera e un’amministrazione capace non dovrebbe “vendere fumo” alle associazioni sportive e alla cittadinanza.

Invece ieri si è tenuta in pompa magna la presentazione del “progetto” del palazzetto dello sport manduriano ed iniziamo subito col chiarire che, ad oggi, un progetto nemmeno esiste perché dev’essere prima incaricato un progettista, che quindi ancora non c’è; poi dovrà essere redatto un progetto e solo allora potrà essere finalmente cantierizzata l’opera. Prima falsità diffusa da parte dell’Amministrazione Pecoraro è quindi aver fatto credere dell’esistenza di un progetto. 

Ma c’è di più! Ad oggi l’Ente non può essere ancora in grado di affidare una progettazione poiché l’Assessore ai Lavori Pubblici non ha ancora adeguato gli Uffici al sistema BIM (ovvero il Building Information Modelling): si tratta della completa digitalizzazione della procedura degli appalti pubblici sopra i 2milioni di euro introdotta dal nuovo codice degli appalti. Quindi, prima di poter affidare la realizzazione del progetto, il Comune dovrà far effettuare i corsi di formazione al personale dell’ufficio tecnico, dovrà acquistare i software adeguati e dovrà dotarsi della figura del Bim manager! Anche il più sprovveduto degli amministratori pubblici, sapendo dell’erogazione di tale finanziamento, avrebbe già adeguato gli uffici a tale sistema! Ed invece l’Amministrazione Pecoraro e i suoi Assessori hanno dimostrato anche in questo caso la loro incapacità amministrativa, dovendo ora attendere tutta questa fase prima di poter effettuare le gare per la progettazione e l’appalto!

Ma le difficoltà di realizzazione purtroppo non finiscono qui. Questi “geniali” amministratori hanno infatti omesso di comunicare alla cittadinanza che il luogo predestinato ad ospitare la realizzazione del fantomatico palazzetto, oltre a trovarsi in piena zona archeologica, con tutti i conseguenti rischi connessi agli scavi e alle autorizzazioni, non è stata destinata a quella funzione nel PUG adottato. Sarà quindi necessario, una volta approvato lo stesso e sempre che ciò avvenga, predisporre una immediata deroga dello stesso onde consentire il cantiere. Deroga, come sanno anche i meno avvezzi, soggetta ad un lungo iter che passa anche dalla raccolta e discussione delle eventuali osservazioni di cittadini ed associazioni portatrici di interessi. 

Appare quindi perlomeno ottimistico il calendario dei sogni che ieri è stato propinato alla cittadinanza che vedrebbe, addirittura, terminato il cantiere entro dicembre 2026.

Facciamo sommessamente notare peraltro che il comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo, ente finanziatore e controllore del progetto, ha stabilito come scadenza massima per la realizzazione di tutte le opere finanziate la data di inizio dell’evento, fissata per giugno 2026.  Chiaro quindi che nemmeno se il fantascientifico calendario prospettato fosse effettivamenterispettato, cosa francamente difficile, l’opera collaudata a dicembre 2026 rischia di perdere il diritto al finanziamento, tramutandosi quindi, nella migliore delle ipotesi in una struttura funzionante ma pagata dalle tasche dei cittadini, nella peggiore un’ennesima cattedrale nel deserto.

Comprendiamo benissimo l’imbarazzo che prova l’Amministrazione Pecoraro a non aver né concluso nulla in questiquattro lunghi anni, ma non crediamo affatto che “vendere fumo” ai cittadini risolva la situazione, al massimo infatti la complica. Sarebbe stata più sincera una dichiarazione di difficoltà nel raggiungimento dell’obiettivo ma da questa amministrazione non ci aspettiamo oramai né sincerità né capacità alcuna!

Manduria Migliore – Federcivica – Puglia Popolare Manduria

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5 commenti

  • CRICORIU
    oggi, mer 26 febbraio 12:28 rispondi a CRICORIU

    Manduria ormai e' comu la sagrada familia... L' eterna incompiuta... Anzi pare ca almenu quedda la sta spicciunu... Elenco di opere pubbliche zuccati e lassati: 1) la vecchia sede de "la comune" in piazza Garibaldi 2) l'asilo nido comunale 3) i lavori nel parco del chidro e non ultimo lo scempio di via schiavoni e del viale mancini. Oltre ovviamente la chiesa di sant'Angelo che rappresenta oltremodo un pericolo per la sicurezza e la viabilita'. Ah di zzuccati e lassati non è riferito solo alle opere pubbliche , sia chiaro. Chiedo venia ci ma gia' scurdatu qualche opera...

  • Maria
    oggi, mer 26 febbraio 10:47 rispondi a Maria

    Io non riesco a capire la corsa a tagliare gli alberi di viale mancini e poi il nulla,la cosa che non capisco è perché inizia e non finisce mai niente, farebbe meglio a farne uno di progetto ,ma fatto bene,manduria sembra una città in guerra,distrutta da tanti lavori in corso ad ogni angolo,siamo stanchi di questo personaggio inutile e accompagnato da persone senza arte ne parte

  • Vincenzo
    oggi, mer 26 febbraio 10:27 rispondi a Vincenzo

    Acqua

  • Antonio Ruggero
    oggi, mer 26 febbraio 09:34 rispondi a Antonio Ruggero

    Ci potrebbe essere un altro impedimento oltre al problema della zona archeologia e dell'iter burocratico. Il terreno in questione è si di proprietà comunale, ma proviene da una vendita fittizia(donazione) fatta dalla Parrocchia SS. Trinità, allora retta da Don Luigi Neglia, all'ente di Monte Misericordia "Marianna Giannuzzi", negli anni '70, con il vincolo di realizzazione di una casa di riposo per anziani. Qualcuno ( la chiesa locale) potrebbe reclamarne la proprietà, ma sappiamo che il sindaco è pappa e ciccia con la chiesa locale. Non è solo venditore di fumo ma anche irrispettoso della volontà popolare (vedasi taglio degli alberi in viale Mancini e la costruzione del parcheggio sotterraneo, che sta trasformando via F. Schiavoni un colabrodo per le varie voragini- cosa peraltro prevedibile - con enorme disagio per i residenti). .......

  • Vincenzo
    oggi, mer 26 febbraio 09:18 rispondi a Vincenzo

    Quando ho letto della "bufala", è non mi riferisco al prelibato prodotto caseario, ho paragonato l'emerito sindaco a Cetto la qualunque, sprepitosamente interpretato dall'attore comico Antonio Albanese. Solo che a Manduria di situazioni comiche la cittadinanza ne ha piene, diciamo, le tasche. A meno che la processione dell'aqua non conferisca all'eletto poteri miracolosi, prodigiosi, portentosi, divini, magici, straordinari, soprannaturali, il palazzetto dello sport resterà un sogno. A meno che, con procedura d'urgenza, con l'erogazione di finanziamenti cash e l'intervento di Renzo Piano, come per il ponte di Genova, il palazzetto si riesca a costuire, anche prima, entro l'estate del 2026. Ma la realtà, di come a Manduria sono gestiti tutti i lavori pubblici, ci fanno ritornare coi piedi per terra. Resta un'ultima speranza. Che una portentosa illuminazione colpisca il sognatore.

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