È finito con l’assoluzione per non aver commesso il fatto l’incubo durato cinque anni di un manduriano sottufficiale della Marina Militare che ha pagato con il fermo della carriera e il rischio del congedo per un certificato di sgravio fiscale falso prodotto dal suo commercialista. La falsa certificazione era stata trasmessa alla Procura che aveva aperto un procedimento penale a carico del militare, D.G., che ha dovuto così subire l’onta di un’accusa così infamante e cinque anni di processo.
All’ultima udienza dell’altro ieri, la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a un anno e sei mesi.
Fortunatamente l’avvocato Davide Parlatano è riuscito a dimostrare al giudice Cicinelli la totale estraneità del suo assistito del tutto ignaro del falso sgravio fiscale prodotto all’Agenzia delle Entrate.
Nel 2015 il sottufficiale, aveva ricevuto un accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate con una sanzione per irregolarità della dichiarazione dei redditi. Immediatamente ne parlò con il proprio commercialista che lo rassicurò circa l’esattezza della dichiarazione sostenendo l’errore da parte dell’Agenzia delle Entrate. Nel 2017 al sottufficiale fu notificata una cartella da parte di Equitalia, sempre relativa alla irregolarità, aumentata di interessi e sanzioni.
Di nuovo il militare si recò dal commercialista il quale lo rassicurò nuovamente circa l’errore dell’ente. Dopo qualche tempo il commercialista consegnò al sottufficiale un provvedimento di sgravio dell’Agenzia delle Entrate. Nonostante questo, nel 2019 l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia) gli notificò una ingiunzione di pagamento sempre per le stesse somme per le quali il commercialista aveva consegnato il presunto sgravio.
Il sottufficiale, insospettito, si recò dal suo nuovo commercialista che gli consigliò di recarsi personalmente all’Agenzia delle Entrate Riscossione per produrre il documento lo sgravio.
Così fece. Dopo un mese l’Agenzia gli comunicò il rigetto poiché il provvedimento di sgravio era falso. Da qui il procedimento penale data la comunicazione alla Procura da parte dell’Agenzia delle Entrate Riscossione finito ieri con l’assoluzione.
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3 commenti
Leo Dimi
gio 25 novembre 2021 05:56 rispondi a Leo DimiIl nome bisogna fare queste persone ti rovinano la vita in tutti i sensi.io ci sono passato è capisco il militare.
Salvatore Favale
mer 24 novembre 2021 02:38 rispondi a Salvatore FavaleIl nome del comnercislista infedele andrebbe pubblicato. Il Processo si sarà tenuto col.pubblico in aula. Pensate a chi divesse incappare in guai seri con lo stesso personaggio!
Franco
mer 24 novembre 2021 11:27 rispondi a FrancoCome mai non si fa il nome del professionista? Forse l informazione va data , ma l omissione viene pagata?