La mia generazione, la generazione Z, comprende tutti quei ragazzi nati approssimativamente tra il 1995 e il 2010, la fascia degli adolescenti e dei neoadulti. È una generazione global oriented, si interessa a cosa accade nel mondo ed è propensa a comunicare e condividere il proprio pensiero soprattutto sui social network, sui quali possono esprimere le proprie opinioni e le proprie visioni del mondo senza che i genitori possano scoprirli e limitarli, grazie ai profili fake e l'uso di Instagram e TikTok (inutilizzati dalle altre generazioni).
Le relazioni genitori-figli sono quasi inesistenti e il dialogo difficilmente potrà esserci. La figura del genitore dovrebbe essere di guida, ma spesso si confonde ciò con l'essere amico del proprio figlio, sbagliando. I ragazzi non racconteranno mai tutto ai propri genitori, soprattutto per paura delle conseguenti punizioni, come il non poter uscire di casa con gli amici o il sequestro di apparecchi elettronici ad oggi indispensabili. Ma, quindi, chi è la vera guida dei vostri figli? Gli influencer, gli youtuber, i tiktoker che loro seguono, quando voi li lasciate soli in casa o dai nonni per poter uscire e divertirvi. Questo, ovviamente nella migliore delle ipotesi, perché son loro a scegliere cosa vedere per svagarsi ma, nella peggiore, c'è il sedersi sul divano coi nonni a guardare, come unica risorsa, Un posto al sole, Beautiful e Uomini e Donne. Noi ragazzi siamo mentalmente più aperti rispetto alle altre generazioni, siamo più ottimisti e più attenti a clima e ambiente, inclusione, diritti umani, onestà e trasparenza. Aspiriamo a cambiare il mondo partendo da zero e, in questo caso, la nostra città, iniziando proprio con il Pride.
Tra i nostri interessi c'è il gaming con Fortnite (dai tre agli otto milioni di giocatori attivi, online, al giorno), Minecraft (112 milioni di giocatori online al giorno), Call of Duty, League of Legends,etc. la musica, con nuovi generi come il rap (Salmo), la trap (Thesupreme), l'indie (Ariete), il reggaeton (Elettra Lamborghini), etc. la passione per gli eventi live con piattaforme come Twitch, YouTube Live, etc. e i social network sui quali possiamo essere noi stessi e crearci un profilo che rispecchi le nostre passioni oltre che interagire coi nostri coetanei di tutto il mondo.
Manduria c'è ancora una mentalità restia a tutto ciò, molti genitori odiano vedere i figli perennemente al telefono o al computer dimenticandosi che, nella nostra città, non c'è alcuno stimolo per noi, vista la gran maggioranza degli eventi che non si rivolgono a noi genZ e che portano ad allontanarci e spostarci verso posti più attenti alle nostre "esigenze" come Internet ed altri paesi o città. Noi, di LaDora, siamo pronti a far emergere le nostre idee per trasformare Manduria in un luogo accogliente e stimolante per noi ragazzi. Siamo pronti e possiamo farcela! Un passo avanti si è dimostrato, seppur con molte critiche e diversi commenti incitanti all'odio, il Manduria Pride del 13 luglio
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