Da un sondaggio condotto sulla pagina Instagram di “La Dora” è emersa l’importanza, nella quotidianità, dell’uso dei Social Network. Dei ragazzi definiscono il proprio rapporto con la tecnologia morboso e indispensabile per la mancanza di stimoli in città, a scuola e in famiglia. L’assenza di dialogo in casa, l’esser lasciati soli o scaricati ai nonni e la mancanza, nel periodo estivo, di attività suggestive di intrattenimento spingono gli adolescenti a rifugiarsi in un mondo parallelo, un mondo in cui sentirsi a proprio agio e divertirsi relazionandosi coi propri coetanei. Per alcuni ragazzi manduriani, i Social, Instagram in particolare, son serviti ad “uscire dal guscio”, a trovare sé stessi e a far amicizia in città e non, per altri, son stati notevole fonte di stress, ansia e depressione. Due ragazze di Manduria su tre son state vittime, sui Social, di “Body Shaming”, sia da conoscenti che da sconosciuti. Si riassumono, nel termine “Body Shaming”, tutti quei commenti dispregiativi sul fisico di una persona punibili penalmente per diffamazione (art. 595 c.p) e stalking (art. 612bis c.p.).
Spesso, ad esserne vittime, sono ragazze curvy che, per la società, non rispecchiano il modello stereotipato della ragazza immagine. I più fragili rischiano, in seguito a insulti, gelosia e, quindi, cali di autostima a sfociare in disturbi alimentari come bulimia, anoressia, ecc. e, sempre più difficile, risulta denunciare e parlarne con un genitore perché spesso e mal volentieri si sottovalutano i malesseri e i cambi di umore dei propri figli. Nonostante ciò, sui Social, come TikTok, degli psicologi e esperti tentano di eliminare tabù parlando di salute mentale, dando dei consigli ai molteplici ragazzi che usano questa applicazione, mettendoli a proprio agio.
La genZ, inoltre, grazie ai Social Network, ha incontrato nuove linee di pensiero, idee e argomenti oltre ad un coinvolgimento in movimenti politici e sociali (Black Lives Metter, Fridays For Future,…). Sulla pagina di “La Dora”, aggiungo, abbiamo deciso di inserire una nuova rubrica: l’Educazione Sessuale. Noi crediamo che i ragazzi debbano avere accesso alla salute sessuale (autodeterminazione e consenso), inclusa l’educazione riguardo a rapporti sessuali, contraccezione, malattie sessualmente trasmissibili e aborto. I nostri genitori e la scuola, a causa dei molteplici tabù che persistono in Italia e nelle città di provincia, come Manduria, queste cose non ce le insegnano.
Ci educano, ma molto spesso ci diseducano, i Social Network, Internet e i materiali porno mainstream dalla visione ristretta, maschilista ed eterosessuale della sessualità. Per raggiungere il modello di una città inclusiva, sicura e sostenibile molte son ancora le cose per cui lottare a Manduria e non è una soluzione il lavarsi le mani dalle proprie responsabilità. Noi ragazzi vogliamo, in eredità, una città sicura, inclusiva e sostenibile e non ci arrenderemo finché non la otterremo!
La Dora
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