Sabato, 21 Dicembre 2024

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La lettera di commiato

A capo di tutte le farmacie della Asl, ultimo giorno di lavoro della dottoressa Moscogiuri

Rossella Moscogiuri Rossella Moscogiuri

Il 29 settembre scorso, dopo 34 anni di servizio come dipendente della sanità pubblica, è stato l’ultimo giorno di lavoro della manduriana Rossella Moscogiuri, per 26 anni al timone della Struttura Complessa di Farmacia del Presidio Ospedaliero Centrale e per 13 contemporaneamente anche a quello del Dipartimento Farmaceutico della Asl di Taranto. 

Pioniera della farmaceutica intesa come azienda al servizio della salute di tutti, la dottoressa lascia una struttura dipartimentale granitica e funzionale. Un sistema da lei costruito dimostrando una straordinaria capacità manageriale e organizzativa nella complessa gestione della pandemia. Pubblichiamo di seguito la lettera che ha indirizzato ai suoi collaboratori dove ripercorre la sua lunga ed entusiasmante carriera. 

Approdata all’esperienza di Farmacista Ospedaliero dell’Ospedale “ SS. Annunziata “ , dopo qualche anno di collaborazione in farmacie private, uno splendido anno di collaborazione nella Farmacia dell’Ospedale di Grottaglie e dopo aver frequentato la Scuola all’Impegno Socio Politico della Diocesi di Oria in cui grande spazio era stato dato alle lezioni antimafia , ho da subito compreso che la Vita mi aveva prescelta per una mission che andava molto oltre quella tecnico professionale di farmacista ospedaliero. Atterrata in un contesto difficile connotato da disordine, estemporaneità, assoluta inefficienza, ho percepito che da Persona educata ai Valori dell’Onestà, della Legalità, della Difesa del Bene Comune non potevo non intraprendere una battaglia per modificare il quadro di situazioni inaccettabili sul piano morale ed etico. Le sensazioni negative di disagio, sdegno, rifiuto per le criticità organizzative e gli sprechi di una Farmacia Ospedaliera che avrebbe invece dovuto rappresentare un asset strategico ed un volano culturale in un Ospedale Provinciale ad alta valenza assistenziale, dopo i primi mesi di sconcerto, sono state tramutate in energie positive irrinunciabili per affrontare la sfida del cambiamento navigando lungo una rotta di rigore metodologico e professionale. L’iniziale shock dell’impatto, dunque, ha progressivamente fatto da apripista a stimoli creativi ed innovativi che si sono incardinati in una matrice di competenze tecnico professionali e manageriali acquisite anno dopo anno attraverso percorsi formativi promossi da maestri/guru di comprovato spessore culturale ed etico ispiratori di modelli comportamentali ed organizzativi ad elevato impatto nel contesto ospedaliero in cui mi trovavo ad operare.  Soprattutto mi piace ricordare le connessioni create con dirigenti che sotto una spinta entusiastica di crescita della qualità assistenziale, hanno compreso l’importanza di dar vita ad organismi quali il Comitato Etico (quello dell’Azienda Ospedaliera “SS. Annunziata” è stato nel 1994 il primo Comitato per le Sperimentazioni Cliniche ad essere fondato nella Regione Puglia, il Comitato di Controllo delle Infezioni Ospedaliere, la Commissione Terapeutica Aziendale. Tutte le iniziative da me introdotte andandomi a trovare “ la forza fuori” hanno trovato un alveo naturale nel rapporto e nelle affinità di intenti e di cultura con tanti Colleghi Ospedalieri accomunati dalla cultura del lavoro di squadra in un momento in cui le Leggi di Riforma Sanitaria 502/92 e 229/99 richiedevano sforzi culturali ed organizzativi necessari per realizzare il trade off della Sanità Pubblica dalla logica del pagamento a piè di lista a quello aziendalistico del rispetto del budget. Pur nella consapevolezza della difficoltà di un capovolgimento culturale di un paradigma fondato sulla mancanza di verifiche e controlli, l’affiatato team ha intrapreso una stagione di continue sfide in cui ciascuno dei componenti ha saputo raccogliere le opportunità di miglioramento. È stato allora che sono state poste le basi per la rivisitazione di una dimensione professionale in cui era importante comprendere il valore della trasversalità e della multidisciplinarietà comunque e sempre nel rispetto delle reciproche competenze. Questo clima di inclusione ha favorito l’apprendimento e la crescita di tutte le figure coinvolte in una sinergia di interventi che ha visto la Farmacia Clinica e tutte le attività connesse in posizione cruciale.

Quello che lascio oggi, Colleghi, è il risultato di un lavoro che è inimmaginabile descrivere in tutte le sue fasi di sviluppo deducibili facilmente dal mio CV. Mi preme però sottolineare che l’esistente è frutto di una progettualità costante di costruzione sociale, di contrasto alle resistenze al cambiamento, di sforzi improbi per trovare il consenso e le risorse necessarie per mettere a terra le idee, di una cultura della Qualità, nemica delle rendite di posizione ma generatrice di quella giusta tensione emotiva per realizzare il miglioramento continuo. 

La mia propensione al change management mi ha resa mentore di decine di farmacisti ospedalieri della Regione Puglia portati al successo non solo per il trasferimento di know how di natura tecnico professionale ma anche per il costante investimento da me operato in termini di competenze trasversali  (problem solving, comunicazione, flessibilità, negoziazione , trasversalità) irrinunciabili nel delicato esercizio della gestione della complessità e dei rapporti con i pazienti e le componenti professionali interdipendenti.

Nel fermo convincimento che il Farmacista Clinico trova nella Galenica Clinica, nella Logistica, nel Regolatorio, nella corretta gestione, integrazione e lettura dei dati, i punti di forza dell’azione professionale, diverse le articolazioni sviluppate nel tempo secondo una prioritizzazione basata su parametri sanitari e finanziari:

-        Logistica ed Approvvigionamento di Farmaci e Dispositivi Medici con ferrea tracciabilità informatica e contabile 

-       Hub logistico centralizzato in outsourcing per la ricezione, lo stoccaggio e l’erogazione di dispositivi medici e soluzioni elettrolitiche ai CdC del Presidio Ospedaliero Centrale e ai magazzini di farmacia ospedaliera dei Presidi e PTA della Provincia. Il magazzino gestisce 1200 referenze.

-       Unità di Manipolazione di Farmaci Antiblastici, all’ottavo piano dell’Ospedale Moscati, con allestimento centralizzato di farmaci antineoplastici destinati a tutte le strutture onco ematologiche della ASL e della Villa Verde. Il Laboratorio ha ottenuto la Certificazione ISO 9001: 2015 nel 2018 dall’Ente certificatore Bureau Veritas che ha effettuato verifiche annuali con conferma finora del titolo conseguiti. La produzione effettuata dal Laboratorio nelle sue 40.000 preparazioni annue ricomprende anche la gestione centralizzata di CAR-T e oftalmologici per intra vitreali. Presso l’UFA, inoltre, per ragioni logistiche legate alla presenza di congelatori, vengono gestiti i vaccini per COVID 19 e Vaiolo delle Scimmie.

-       Laboratorio di Nutrizione Parenterale Totale e Chimica Clinica, presso l’Ospedale “SS. Annunziata” fondato nel 1999 i cui prodotti più salienti sono le sacche personalizzate per pazienti critici in Rianimazione Adulti e Neonatale, soluzioni di alcool etilico per la mummificazione del cordone ombelicale dei neonati, cartine a base di Cannabis infiorescenze importate dall’Olanda per le indicazioni terapeutiche previste dal DM 2015.

-       Unità di Dispensazione Diretta e gestione logistica centralizzata di farmaci antineoplastici, antivirali diretti per epatite C, antiretrovirali a pazienti sieropositivi con infezione da HIV, farmaci del primo ciclo alle dimissioni per pazienti in uscita dall’Ospedale Moscati.

-       Permanenti attività di Farmacia Clinica, Informazione sul Farmaco, valutazioni di HTA con verifiche di appropriatezza su farmaci con Piano Terapeutico, Note AIFA, antibiotici Access, Watch, Reserve in base alla classificazione dell’OMS, farmaci off Label, farmaci in legge 648/96, Farmaci Fuori Prontuario. 

-       Elaborazione di procedure amministrative finalizzate ad armonizzare la gestione di tutti i magazzini di Farmacia Ospedaliera e Territoriale afferenti al Dipartimento Farmaceutico.

-       Gestione Centralizzata delle gare e codifica delle voci aggiudicate.

Il riepilogo sintetico, riportato per offrire uno spaccato di quanto edificato su macerie e disordine, non rende ragione delle varie fasi attraversate e delle difficoltà superate per mantenere nel tempo gli standard a dispetto di carenza d’organico e continuo turn over ascrivibile al ritorno nelle zone di provenienza di farmacisti vincitori di concorso. Una sorte, peraltro, che accomuna tutte le Strutture Complesse della ASL di Taranto in ragione di regole concorsuali assolutamente da rivedere a mio avviso.

Nell’ avviarmi alla conclusione, mi sta a cuore trasmettere lo straordinario senso di pace che provo nella consapevolezza di aver fatto il mio dovere fino in fondo, combattendo sempre e comunque con la schiena dritta ingiustizie e irregolarità, e aver contribuito alla crescita culturale ed organizzativa del comparto farmaceutico e del contesto in cui insiste sempre e solo nell’interesse del paziente. Sono certa che se la rilevante eredità che lascio saprà essere preservata da presenze e fattori che la possono minare, il cammino del mio successore sarà sicuramente meno in salita del mio con la prospettiva confortante della moderna logistica del Nuovo Ospedale di Taranto, struttura che per molti di Noi ha rappresentato un miraggio che tuttavia ci ha sostenuti e sollevati dallo sconforto di lavorare in un Presidio smembrato in più tronconi, già da decenni certificato come vetusto. 

Queste riflessioni che mi portano indietro nel lungo tempo trascorso, di cui ricordo ogni parola, ogni gesto, ogni respiro anche di chi ci ha prematuramente lasciati o ha semplicemente concluso il percorso nella PA così come sta accadendo a me, si accompagnano alla speranza che la difficile stagione che la Sanità Pubblica sta complessivamente vivendo possa essere superata non già esclusivamente reclamando risorse economiche, ma restituendo vigore ai Valori dell’integrità morale, della difesa dei diritti della Persona, del rispetto del Bene Comune. Il rilancio di tali Valori non sarà possibile senza gli investimenti sul capitale umano e sulla valorizzazione di quest’ultimo, finora un mantra presente in leggi e provvedimenti ma non nei fatti.

Auguro, dunque a Tutti Noi di assistere ad una restaurazione autentica che ci porti a volare alto attraverso la grande leva dell’auto motivazione capace di generare benessere a prescindere dalla direzione strategica di turno. Il vero zoccolo duro dell’assistenza è il middle management ed è a questo che è affidato il delicato compito di generare progressi e cambiamenti all’interno di un clima direzionale favorevole.

Il mio esempio docet.

Nel ringraziarvi per l’attenzione che presterete a queste mie memorie, Vi abbraccio Tutti con affetto e Vi auguro Buona Vita.

Rossella Moscogiuri        

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1 commento

  • Cosimo
    ven 4 ottobre 12:13 rispondi a Cosimo

    Se tutto quello che sta scritto fosse vero , sarebbe stato davvero bello....il problema che chi ha lavorato con te sa bene come stanno le cose e tutti i problemi che non hai risolto.....faresti bene a farti un esame di coscienza e capire come stanno gioendo da quando te ne sai andata in pensione

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