Si deve all’abilità e all’esperienza dei carabinieri la storia a lieto fine vissuta nei giorni scorsi a Carosino dove un ventiquattrenne del posto aveva deciso di farla finite in maniere plateale lanciandosi dal secondo piano di un’abitazione. Il drammatico episodio che ha tenuto con il fiato sospeso l’intera comunità del piccolo comune ionico, ha avuto come teatro la centralissima piazza del paese che man mano che si è sparsa la voce si è affollata di mezzi di pronto intervento, soccorritori e curiosi, tutti con lo sguardo in alto dove un giovane pericolosamente in bilico sul cornicione del terrazzo annunciava di suicidarsi. L’allarme arrivato al numero unico dell’emergenza, 112, ha portato sul posto la polizia locale, vigili del fuoco, carabinieri e un’ambulanza del 118. Parenti terrorizzati, forze dell’ordine e amministratori locali si sono dati tutti da fare per convincerlo a scendere ma senza risultati, anzi, man mano che i tentativi di dissuaderlo crescevano, il giovane si sporgeva sempre più da quell’instabile posizione. Dalle sue parole si percepiva un malessere profondo di natura esistenziale legato a problemi affettivi e di lavoro. In più momenti si è temuto il peggio per cui i vigili del fuoco hanno piazzato il grande materasso gonfiabile. A sbloccare la situazione sono stati i militari dell’Arma presenti sul posto con squadre della stazione carabinieri di San Giorgio Ionico e della compagnia di Martina Franca alla guida dei rispettivi comandanti. I militari sono riusciti a costruire un dialogo con l’aspirante suicida che si è mostrato disposto a parlare e a esternare le sue paure.
Mentre accadeva questo, un’altra squadra di carabinieri ha raggiunto il terrazzo attraverso un’abitazione confinante situata alle spalle e senza farsi notare si sono avvicinati al giovane riuscendo ad afferrarlo mettendolo al sicuro. La rapida e risolutiva operazione dei militari è stata accolta da un applauso mentre il ventiquattrenne esausto, ma ancora in stato di agitazione, è stato affidato ai sanitari del 118 che dopo un rapido controllo sul posto lo hanno portato con l’ambulanza all’ospedale Marianna Giannuzzi di Manduria. Per il carosinese che nel frattempo si era calmato si è resa comunque necessaria una consulenza psichiatrica e un successivo periodo di osservazione.
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1 commento
Marco
gio 28 novembre 12:10 rispondi a MarcoC'è sempre una soluzione. Non bisogna mai mollare. Applausi 👍🏻