
Alle meduse, la cui pericolosità è nota, quest’anno si aggiungono alcuni casi di bambini con irritazioni da contatto con gli anemoni di mare che attirano la curiosità dei bagnanti. Ogni contatto è da evitare: le sostanze urticanti contenute nei tentacoli possono causare reazioni anche gravi, soprattutto nei bambini. Cosa fare in caso di contatto accidentale.
Torna la stagione estiva, i tuffi al mare e il divertimento che però può essere rovinato dall’incontro con meduse e altri organismi marini pericolosi per le persone, e soprattutto per i bambini. Se della pericolosità delle meduse la maggior parte delle persone è già edotta, in questi giorni al Pronto Soccorso pediatrico si sono registrati già alcuni casi di bambini con reazioni cutanee conseguenti al contatto accidentale con anemoni di mare; sebbene nessuno di questi casi abbia destato particolare preoccupazione, ASL Taranto invita tutti i genitori e gli accompagnatori di bambini e ragazzi a mantenere alta l’attenzione sulla presenza di meduse e anemoni di mare.
Gli anemoni di mare, noti anche come attinie, sono organismi marini dall’aspetto simile a “fiori” e dai colori vivaci, come rosso, arancione o marrone, attirano spesso l’attenzione dei bagnanti, soprattutto dei bambini, e, in maggiore misura per questi ultimi, possono essere pericolosi: i tentacoli, infatti, contengono elementi urticanti capaci di provocare importanti reazioni cutanee, gonfiori, dolore intenso e, nei casi più sensibili, reazioni sistemiche.
È consigliato evitare ogni contatto con gli anemoni di mare: ASL Taranto invita a seguire alcuni semplici accorgimenti, come prestare particolare attenzione nei bassi fondali rocciosi o in prossimità di scogli, dove questi organismi sono più frequenti; insegnare ai bambini a non toccare mai organismi marini dall’aspetto colorato o filamentoso, anche se sembrano innocui; fare indossare ai bambini scarpette da scoglio o calzature adeguate durante la balneazione; sorvegliare attentamente i bambini durante il bagno o durante le esplorazioni tra gli scogli, invitandoli a mantenere una distanza di sicurezza dagli organismi marini.
In caso di contatto, soprattutto se si tratta di bambini, è necessario sciacquare subito la parte colpita con acqua di mare (non acqua dolce) per rimuovere eventuali residui urticanti, non strofinare né grattare la parte interessata e rivolgersi tempestivamente al Pronto Soccorso o al pediatra di riferimento, soprattutto se compaiono sintomi estesi, difficoltà respiratorie o segni di reazione allergica grave.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.