Avvocato si può? è il primo libro di Barbara Pirelli, Avvocato del Foro di Taranto, edito dalla Casa Editrice Di Leandro & Partners di Roma.
L’avv. Pirelli è di origine brindisine ma la sua famiglia, quando lei aveva circa 3 anni, si trasferì a Manduria per il lavoro dei suoi genitori ( il papà Mario carabiniere e la mamma Rita infermiera professionale ). Ha frequentato il Liceo Classico F. De Sanctis e poi ha vissuto per alcuni anni a Bologna, laureandosi in Giurisprudenza all’Alma Mater Studiorum. Dal 2005 vive a Taranto dopo aver sposato un collega penalista.
Dal 2012 è autrice di innumerevoli articoli, attualmente scrive per NT Plus Diritto de Il Sole 24 ORE; è autrice di numerose rubriche giuridiche presenti sul web e sul sito di Studio Cataldi; è anche ideatrice di un format giuridico televisivo “Snack di Diritto- il notiziario giuridico flash” reperibile sul canale YouTube di Antenna Sud.
Il suo libro parla di diritto ma in modo semplice o meglio POP, quindi, non è un libro solo per avvocati ma è per tutti dallo studente, alla casalinga, all’operaio ecc.
Dunque, un manuale di galateo legale che accompagna il lettore a capire cosa è giuridicamente giusto e sbagliato fare, nelle dinamiche quotidiane.
La quarta di copertina è stata curata dall. avv. Giulia Perri di Milano, la quale ha anche collaborato a scrivere insieme all’avv. Barbara Pirelli la postfazione; l’introduzione,invece, è stata curata dell’avv. Marco Buscema di Udine.
Il libro si struttura in 40 quesiti giuridici ai quali seguono risposte brevi, con riferimenti normativi e giurisprudenziali.
Questi alcuni dei quesiti ai quali l’autrice risponde :”se sono in condominio posso accendere la lavatrice di notte?” oppure” sul monopattino posso trasportare il sacchetto della spesa” oppure “ se entro in un locale posso chiedere di andare in bagno senza pagare una consumazione? oppure con la separazione dei coniugi l’animale domestico a chi viene affidato? Insomma si tratta di quesiti giuridici che riguardano la vita di tutti i giorni. Lo scopo del libro è quello di far comprendere il diritto a più persone possibili perché “educando giuridicamente le persone “ si avrà più rispetto per il prossimo, inoltre,si possono evitare tanti conflitti inutili, lunghissime cause e il caos comunicativo.
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