
La società sportiva del Manduria calcio, guidata dal presidente Fabio Di Maggio e dalla sua consorte Elsa Occhilupo, ha raggiunto una prestigiosa salvezza nel campionato 2024/2025. Salvezza ottenuta grazie al supporto costante dei tifosi ma soprattutto grazie al grande sforzo economico dei sopracitati dirigenti.
Un risultato quasi inaspettato viste le difficoltà, non facili da superare, che hanno dovuto affrontare. In primis il mancato supporto del sindaco e della sua amministrazione aggravato anche da atteggiamenti ostruttivi sin dal primo giorno del campionato quando la società ha dovuto accollarsi i debiti lasciati dalla precedente gestione. Difficoltà alle quali si sono sommate le evidenti opposizioni del comune quali:
. Il canone triplicato per l’ utilizzo dello stadio (tra l’altro non a completa disposizione della squadra);
. La pretesa da questa società dei canoni arretrati non pagati dalla precedente gestione;
. La discontinuità e ritardi negli allenamenti per cancelli dello stadio chiusi;
. Per non parlare dell’episodio scandaloso e vile che i calciatori hanno subito da parte dell’amministrazione cacciati dallo stadio (compresi i minorenni) con l’ausilio delle forze dell’ordine, trattati come dei criminali solo perché avevano ritardato il pagamento del canone dovuto;
Parliamo della stessa amministrazione che ha continuato addirittura ad ignorare gli inviti fatti sia ufficiosamente che con Pec al sindaco da parte della Società in occasione della partita organizzata dall’Ant (dove parte dell’incasso sarebbe stato dato in beneficenza per la ricerca).
Tutto questo ostruzionismo non ha scusanti perché la carica istituzionale di primo cittadino, quale rappresentante della città, non deve essere assolutamente utilizzata per scopi personali. Caro sindaco lei avrebbe dovuto supportare la squadra che rappresenta il Manduria ed intervenire quanto meno in quelle partite del cuore i cui incassi vengono devoluti a scopo benefico per combattere il male del secolo. Non solo ha rifiutato l’invito per una sua personale antipatia nei confronti dei dirigenti, ma non ha avuto nemmeno la decenza di delegare un suo fedelissimo che potesse in quel momento rappresentare Manduria.
Tutto questo dovrebbe farvi riflettere e non poco per il torto fatto alla società Manduria Calcio, a tutti i suoi tifosi e alla città di Manduria.
Del successo della nostra squadra calcistica ringraziamo il presidente e consorte che caparbiamente e con forte credo sportivo hanno superato tutte le difficoltà trovate e soprattutto create.
Per ultimo non dimentichi sempre quello che propagandava nel suo programma elettorale riguardo allo sport “……Lo sport rappresenta una risorsa importante per la nostra città, che va incentivata, sostenuta, aiutata nelle forme possibili, dirette e indirette. Con risorse per lo svolgimento delle attività sportive,……….”
P.S. Il sottoscritto non è un tifoso frequentatore dello stadio ma uno che segue tutte le avventure e disavventure del Manduria Calcio.
Angelo Dinoi
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