Sabato, 21 Dicembre 2024

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Le parole del parroco

Cara Disney Avetrana ha già sofferto tanto

Il film Il film

È solo ed esclusivamente il tema del macabro l’evidente caratteristica di questa ASSURDA produzione. 
Si è pensato, a mio avviso, di COMMERCIALIZZARE L’ORRORE, approfittando degli effetti di questo strano business, ormai tristemente di moda. E tutto questo alla luce serena, mi viene naturale questa triste battuta, di un semplice film Disney. Ovviamente senza pensare minimamente a ciò che questo può significare per il paese e soprattutto per le famiglie direttamente coinvolte e ancora ferite enormemente da questo immane tragedia. Tragedia che tutto il paese ha sempre cercato di custodire con discrezione e rispetto. 

Ma l’occasione purtroppo, bisogna dirlo con onestà, è troppo succulenta per lasciarsela sfuggire, soprattutto per chi ci vede lungo nel mondo del marketing. 

Sul manifesto a grandi lettere si evidenzia il nome del paese, il luogo della tragedia, ma anche bisogna dirlo, nome che ormai richiama una tra le mete del "Dark tourism" italiano. Espressione che si può tradurre come turismo macabro o ancora più correttamente TANATURISMO. Parola composta che sfrutta la parola greca thanatos, che in psicologia indica le “pulsioni di morte” e che rende tutto molto più raccapricciante. 

Non so quanto questo francamente possa servire oggi alla nostra società e guardando ancora più da vicino a questa comunità di Avetrana. 
Pensiero che credo non abbia interessato minimamente chi ha prodotto questo scempio. 

Ed è proprio per questo che mi sono permesso di scrivere queste due parole, perché la gente sappia una buona volta che AVETRANA non solo non è HOLLYWOOD, ma che ancora oggi, sta soffrendo accanto a queste famiglie il dolore di questa triste vicenda, ANCHE SE QUESTO SEMBRA NON IMPORTARE A NESSUNO.  

Soffre Avetrana, perché ha perso una figlia, perché custodisce tra le sue case le famiglie ferite e ancora di più perché in quel lontano agosto di 15 anni fa, si è vista sgretolare sotto gli occhi, giorno per giorno, alcuni valori granitici e fondamentali della nostra umanità, come: L’AMORE, L’AMICIZIA e la VITA. 
E tutto questo è visibile in maniera palese negli occhi e nel cuore della gente ogni volta che si ripresenta questa storia, magari con una domanda del giornalista di turno, che non di rado è facile incontrare per le nostre strade. 

Di fronte a questi episodi, la gente sente risalire in gola un nodo di dolore, fatto di rabbia e indignazione. Non solo per la grave mancanza di rispetto continuamente perpetrata, ma ancora di più, cosa MOLTO PIU’ TRISTE, per questi MACABRI RIFLETTORI, ancora accesi a tutto campo su questa vicenda e di conseguenza sul tutto il paese, che ora come ora avrebbe solo bisogno di PACE, DI SILENZIO e SOPRATTUTTO DI RISPETTO. 

Ma, invece, purtroppo, ancora oggi assistiamo inermi ad una sorta di accanimento terapeutico teso a raccoglie e a spremere il più possibile tutto ciò che vi è di emozionale, tutte quelle “pulsioni di morte” che questa vicenda può ancora scatenare e che tanto affascinano. Con il triste auspicio di riempire le sale, di soddisfare queste perverse curiosità, con il rischio sempre più concreto purtroppo di svuotare anche LA NOSTRA COSCIENZA ETICA. 

Del resto, si sa, l’uomo è stato sempre attratto dalla morte, dall'aldilà e dalle morti violente. Ecco allora l’occasione di questa produzione, che vede in questa vicenda semplicemente un opportunità psicosociale propizia, per una nuova Hollywood, con tanto di manifesto e di casa cinematografica. Con l’unico obiettivo che questo MISTERO DEL TRAPASSO possa svilupparsi il più possibile e far crescere quel potenziale economico che riempie i portafogli e svuota le coscienze.

Da parte nostra però mi sento di dire fermamente, che noi avetranesi, con la nostra fede, il nostro coraggio e il nostro dolore, continueremo a custodire questa vicenda. Sicuri come siamo che troverete sempre da parte nostra la più acerrima indignazione nei confronti di chi, come in questo caso specifico, guarda il mondo solo dalla parte dell’interesse. Passando in maniera disinvolta addosso al dolore della gente e cercando di far passare per lecito anche ciò che di più immorale possa esserci. 

Don Mimmo Sternativo, parroco di Avetrana 

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2 commenti

  • Nicola Muscogiuri
    dom 22 settembre 17:31 rispondi a Nicola Muscogiuri

    Da condividere in pieno le giuste considerazioni del Parroco, purtroppo il "Dio denaro" non si ferma dinanzi a niente e nessuno. Quella triste vicenda doveva essere lasciata al tempo che, (forse) porta via tutto. Ora una cosa andrebbe fatta, a dimostrazione che ancora albergano nel cuore e mente delle Persone veri umani sentimenti: snobbare assolutamente la produzione e sperare che nessuno veda questa "macabra" rappresentazione.

  • Elena butti
    dom 22 settembre 08:11 rispondi a Elena butti

    Condivisibili e giuste tutte le osservzioni, ma le tragedie,il male, gli orrori sono all'ordine del giorno e ci vengono sbattute in faccia ad ogni ora del giorno da tutti i media. Basti guardare le trasmissioni pomeridiane delle varie reti televisive. Avetrana non è che un altro paese dove è avvenuto un delitto che ha scosso la gente. Uno dei tanti. Indignarsi serve a poco. Il male non sparirà mai.

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