Chiara Piccione
Quello che m’ha insegnato mia nonna è che nella vita puoi toccare il fondo, puoi affogare nel fango, puoi avere poco ma puoi anche rialzarti e con umiltà elevarti fino a sentire il profumo delle stelle.
Che il mondo è in mano ai prepotenti, agli stronzi, agli ingiusti, e che forse non vinceremo mai, ma bisogna stare dalla parte giusta, e magari generazione dopo generazione succederà qualcosa.
Che uno sguardo amorevole vale più di mille parole, e tutti ne abbiamo bisogno.
Che far ridere una persona è una magia facile, che un cielo scuro può aprisi in un momento e poi non fa più paura a nessuno.
Che per amare il prossimo devi togliere il giudizio, l’ego, la supponenza.
Che per curare un male non basta la medicina, ma l'accettazione.
Che se il bicchiere ti sembra mezzo vuoto puoi sempre prendere un bicchiere più piccolo, e poi puoi dividere l’acqua con qualcun altro.
Che la vita è bella, ma è anche dura ed è una grande prova di resistenza.
Mia nonna è morta silenziosa ma fiera. Umile.
Mia nonna è morta e vissuta nelle mie mani ed ha lasciato tanto su questa terra.
Tutte cose perlopiù immateriali, che inspiegabilmente continuano a vivere anche nel vuoto che ha lasciato alla vita, anche nella mia.
Mi ha salvato la vita, mi ha resa più umana e più forte.
Ciao No’
M’hai insegnato tanto.
E già oggi mi manchi.
La cosa più importante che m’hai insegnato con la tua vita, nella prassi e non con le parole, è che basta che una persona si senta più umana, ed ecco che già il mondo è cambiato.
Almeno il mio di sicuro è cambiato.
Chiara Piccione
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