Sabato, 26 Aprile 2025

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Trascrizione dell'intervento del consigliere Perrucci del gruppo Demos

Comune di Manduria, bilancio e spese del 2024, l'analisi dell'opposizione

Gregorio Perrucci Gregorio Perrucci

Consiglio comunale di Manduria del 24 aprile 2024. Intervento delle opposizioni. La parola al consigliere Perrucci Gregorio. Prego, consigliere.

Buonasera, Sindaco, Assessori, colleghi Consiglieri.

Allora, intanto vorrei rassicurare tutti: non parlerò per mezz’ora o quaranta minuti come ha fatto il Sindaco. Anche perché, di fatto, ha parlato per tutti: cinque interventi in uno solo. Mi sarei aspettato una relazione suddivisa per assessori, ciascuno per le proprie deleghe, ma tant’è.

Detto ciò, voglio concentrarmi principalmente su due aspetti dell’intervento del Sindaco: la premessa e la conclusione. Il resto, per quanto dettagliato, appare in molti punti solo apparente verità.

Quando il Sindaco parla di opposizione "pretestuosa" o "stucchevole", facendo riferimento ad esempio alla questione del depuratore, voglio ricordare che non c’è mai stata alcuna opposizione per partito preso. Le critiche sollevate – e la cittadinanza lo sa bene – sono sempre state ragionate e basate sui fatti, soprattutto in merito alle modalità con cui si è giunti alla scelta dell’impianto, al sito individuato e, in particolare, alla questione delle trincee drenanti, imposte e non certo condivise dalla comunità.

Per quanto mi riguarda, ci tengo a precisare che non uso i social, non ho mai scritto nulla su Facebook, né ho mai fatto polemiche online. Io i cittadini li incontro di persona, come si faceva una volta: vengono da me, parliamo, ascolto. Non ho mai offeso nessuno e non faccio politica attraverso la rete, che ritengo dannosa, sia per la vita privata sia per la vita pubblica.

Il Sindaco ha elencato un lungo curriculum di cose fatte. Ma ha dimenticato episodi noti alla cittadinanza e che hanno destato sconcerto, anche al di fuori dei confini comunali.

Un esempio? L’ormai famoso mezzo meccanico sprofondato nella piazza coperta, una piazza che doveva essere oggetto di rigenerazione. Un episodio grottesco, quasi da cartone animato, in una zona notoriamente fragile. Questo non è certo sinonimo di vivibilità urbana.

Altro esempio: quando si parla di mobilità sostenibile, viene menzionata la pista ciclabile di 200-300 metri nel viale principale, l’unico posto in cui, da sempre, si può tranquillamente andare in bici. Mi chiedo: è davvero lì che serviva una pista ciclabile? È un’opera che fa discutere, e non solo a Manduria.

Poi, quando si parla di valorizzazione dei prodotti locali, non si può dimenticare il clamoroso scivolone mediatico del caso Sinner. Una figuraccia a livello nazionale, di cui si è parlato in tutta Italia. E non è certo colpa dell’opposizione se la stampa ha riportato tutto ciò, o se riceviamo telefonate da fuori regione per chiedere "Ma che state combinando?".

Queste non sono polemiche pretestuose. Sono fatti. Come lo è la situazione di Piazza Coperta, dove il mezzo meccanico giace ancora lì, inesorabilmente, senza che si sappia come si intenda procedere.

Tutte queste cose non le apprendo dalla rete, come già detto, ma dalla voce dei cittadini, che ci incontrano, ci parlano e ci raccontano il loro malcontento. Ed è un malcontento reale, che va ascoltato.

Si sventolano bandiere, si celebrano successi, come l’ottimo dato sulla raccolta differenziata – e su questo sono contento anch’io, sia chiaro – ma poi ci si ritrova, nello stesso tempo, con l’annuncio dell’innalzamento della discarica. E allora, i cittadini si chiedono: a cosa serve differenziare, se poi ci teniamo una discarica sul nostro territorio?

Non possiamo ignorare queste contraddizioni.

Un altro tema: la pulizia delle strade. Ricordo che avevamo già presentato un’interpellanza. Tutt’oggi, però, la spazzatrice segue un tragitto sinusoidale a causa delle auto parcheggiate ovunque, impedendo un servizio adeguato. In altre città queste problematiche sono superate da tempo, anche con semplici sanzioni. Da noi no. E a pagarne le conseguenze sono gli operatori e i cittadini.

Ecco perché credo che non ci sia, al momento, un grande feeling tra questa amministrazione e la città. Questo è ciò che percepisco.

Infine, una riflessione politica doverosa. Oggi l’amministrazione si presenta senza vicesindaco, senza l’assessore, che era anche vice. Immaginate se al Governo si dimettesse il vicepremier: che risonanza avrebbe? Qui, invece, sembra tutto normale. Come se nulla fosse.

Non si sa se si sia dimesso per motivi politici, per contrasti interni, per motivi personali o perché il suo gruppo non lo sosteneva più. Non è stata data alcuna spiegazione pubblica. E oggi assistiamo anche alle dimissioni del dirigente dei Lavori Pubblici. Anche questo trattato come se fosse la cosa più normale del mondo.

Il Sindaco ha parlato come se tutto ciò che ha elencato fosse indiscutibilmente positivo. Ma, dal nostro punto di vista, non è così.

Concludo dicendo che, salvo ulteriori comunicazioni in fase di dichiarazione di voto, il mio voto sarà negativo.

Grazie.

Gregorio Perrucci, consigliere gruppo Demos

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1 commento

  • Fernando Maria Maurizio Potenza
    ven 25 aprile 11:37 rispondi a Fernando Maria Maurizio Potenza

    Bravissimo, sei riuscito a sintetizzare concretamente ciò che i cittadini liberi e intelligenti vogliono sentirsi dire, ovvero una città che continua a sprofondare in una cloaca a cielo aperto, in un servilismo politico e non in un'ideale di sviluppo turistico e progresso ecosostenibile, atto a far risorgere questa bellissima città messapica. Questa città ha bisogno di politici seri e capaci, e spero, che le tue ambizioni raggiungono i risultati sperati.

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