
Una delle attività finanziarie che al contempo possono vantare modernità e tradizione è di sicuro quella del broker. I broker, definiti come intermediari in italiano, sono degli autentici rappresentanti che, per l’appunto, intermediano tra un venditore e un acquirente, guadagnando una percentuale dalla vendita che è riuscito ad instaurare. I broker esistono sotto molteplici profili e in svariati ambiti, tuttavia quello più noto al grande pubblico è il broker nel settore economico/finanziario, nell’aspetto creditizio o comunque nell’ambito degli investimenti in borsa.
Il broker finanziario è una figura relativamente recente, che tuttavia esiste sotto altre spoglie da molti più anni. Con l’evoluzione del mercato globale e l’avvento di nuove tecnologie, il broker finanziario ha assunto un’importanza enorme e può guadagnare molto bene, trattandosi di un’attività rischiosa e molto richiesta. Ma come si diventa broker? Qual è il percorso da svolgere?
Le competenze richieste
Anzitutto, per diventare un broker non è sufficiente appassionarsi alla mansione da un giorno all’altro e iniziare da zero. A differenza di quanto detto da molte figure del Web, non tutti possono diventare broker. O meglio: prima di diventare broker, bisogna effettivamente arrivare ad assumere determinate competenze fondamentali.
In primis è necessario conoscere il mercato finanziario delle borse (maggiori dettagli sul sito theforexbroker.co.uk), non soltanto a livello superficiale, ma a livello approfondito di funzionamento, struttura, organigramma e quant’altro. Al fianco di queste competenze vi sono quelle di natura informatica. Come già accennato prima, le nuove tecnologie hanno permesso una totale innovazione del settore del brokeraggio e al giorno d’oggi esistono software molto avanzati per il controllo in tempo reale dell’andamento di borse e mercati. Conoscere questi software, quindi, è un plus non indifferente.
Vi sono poi attitudini personali. Trattandosi di un lavoro in cui è necessario mediare, il broker deve possedere abilità di vendita, di fiuto per gli affari, di contrattazione e quant’altro. Non è un lavoro per tutti, ed infatti chi non riesce in questo lavoro viene “mangiato” dalla concorrenza.
Le licenze
Per diventare broker è necessaria una precisa licenza, che in Italia viene rilasciata da Cipro (Cysec) e dalla CONSOB.
Tale licenza è fondamentale per operare in piena autonomia e soprattutto in piena legalità. Senza di essa, si è semplicemente un investitore che tenta una compravendita e non si può comunque accedere a posizioni avanzate in determinate aziende o associazioni.
Serve una laurea?
In molti si chiedono se serva una laurea per lavorare come broker. Ebbene, la realtà è che non è necessario possedere alcuna laurea per poter avviare la propria professione da broker. Il broker infatti non deve possedere alcun requisito di istruzione specifico per poter accedere alla licenza.
La differenza, però, sta nei contenuti e nelle competenze apprese durante la laurea. Una laurea in Economia, Giurisprudenza, Marketing o comunque in tutto quello che riguarda le finanze e la gestione giurisdizionale di aspetti finanziari concede competenze solidissime nel settore del brokeraggio, aiutando a formare con più facilità i broker del futuro.
Una laurea di questo tipo quindi non è obbligatoria, ma è caldamente consigliata per arrivare a svolgere al meglio il proprio lavoro di broker.
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