Nel nostro breve periodo di alternanza scuola lavoro con la redazione de La Voce di Manduria, il cui obiettivo è quello di apprendere le tecniche giornalistiche di base, non potevamo non iniziare con un’intervista alla dirigente dell’Istituto Luigi Einaudi, preside Elena Cavallo, che ci ha permesso di fare questa esperienza. Nell’incontro videoregistrato (vedi il video in allegato), abbiamo chiesto alla dirigente di raccontarci la sua esperienza lavorativa e di parlare della nostra scuola e di noi studenti. Ne è venuto fuori questo.
Gentilissima preside, si vuole presentare ai nostri lettori?
Mi chiamo Elena Cavallo e dirigo da cinque anni l’Istituto tecnico commerciale Einaudi e anche l’Istituto professionale per l’agricoltura che è stato annesso per il dimensionamento di pochi anni fa.
Perché ha scelto di diventare preside?
Ho scelto di diventare preside per vari motivi, uno dei principali è quello di stare con i ragazzi, mi piace essere un punto di rifermento non solo per la mia classe ma un po’ per tutte le classi.
L’Einaudi è stata una sua scelta?
Avendo perso la titolarità del Giannone di Pulsano, ho dovuto fare una scelta tra vari istituti, ho messo anche l’Einaudi che mi è stato accordato ed ecco che mi ritrovo felicemente qui.
Cosa pensa degli studenti del suo istituto?
Sono ragazzi con problematiche che si presentano alla loro età. Penso bene dei miei ragazzi, come voi, che siete protagonisti, che vi impegnate, d’altra parte noi cresciamo anche grazie a voi. Alcuni ragazzi ancora non sentono questo senso di appartenenza alla scuola, un po’ ci sfuggono ma stiamo lavorando per loro.
Immagini di avere di fronte un gruppo di ragazzi prossimi all’iscrizione alle scuole superiori, cosa direbbe per convincerli a iscriversi all’Einaudi?
Partirei da una premessa: non esistono scuole di serie A o di serie B ma esistono scuole adatte a ciascuno dei ragazzi. Partendo da questo, ogni ragazzo dovrebbe scegliere una scuola secondo una sua aspirazione e secondo ciò che pensa di fare nel suo futuro; spesso ciò viene influenzato o dai genitori o dagli insegnanti e voi ragazzi vi ritrovate a scegliere una scuola non in base ad una vostra aspirazione, ma a quello che l’orientamento suggerisce. Ognuno deve scegliere secondo le proprie aspirazioni future. Ciò non vuol dire che l’istituto tecnico possa accogliere ragazzi medio-bravi, che il liceo possa accogliere ragazzi bravissimi mentre il professionale possa accogliere i più svogliati o meno motivati perché e totalmente il contrario di tutto questo. L’istituto professionale agrario avrebbe molto da dire ai ragazzi perché il nostro territorio è vocato al vino all’agricoltura, ma sono presenti anche materie importanti come chimica, fisica e diritto per cui si danno aspettative sbagliate ai ragazzi, si pensa che l’istituto agrario sia per i ragazzi più svogliati ma tutto ciò è sbagliato. Per quanto riguarda l’istituto tecnico facendo varie inchieste si scopre che le specializzazioni che offre sono le più richieste in ambiti lavorativi, per cui ognuno deve scegliere la scuola adatta a lui e ogni scuola è di serie A.
SpazioEinaudi: com’è nata l’idea?
SpazioEinaudi è stata un’idea dei ragazzi insieme ai loro professori per far conoscere la nostra scuola sul territorio.
Cosa pensa che possa portare agli studenti che vi partecipano?
Innanzitutto mettersi in gioco su una nuova forma di comunicazione diversa da quella tradizionale, poi possono fare un’esperienza costruttiva che in un futuro potrebbe trasportarli nel mondo del giornalismo.
La redazione di SpazioEinaudi. Hanno collaborato alla stesura di questo articolo Emanuele Scorrano, Cosimo Tornese e Alessio Pisello.
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