
Crisi internazionali, calo dei consumi, sovrapproduzione e un mercato in continuo mutamento. Sono alcune delle questioni affrontate nel corso dell’ultimo incontro formativo promosso dal Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria, questa volta in collaborazione con l’Unione Italiana Vini e il Consorzio di tutela del Salice Salentino DOP. L’appuntamento si è tenuto nella consueta cornice della sala Gabriella Fanuli e ha coinvolto rappresentanti di spicco del settore vitivinicolo nazionale ed europeo, tra cui Marzia Varvaglione, presidente AGIVI e del Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV), e Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione Italiana Vini.
A portare il saluto istituzionale è stata Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria e di Ucovip, che ha evidenziato il valore della formazione per affrontare le sfide attuali. «Il Consorzio è il guardiano del territorio, ma tutto passa attraverso la formazione. Solo così possiamo tutelare il bene comune e garantire la competitività del nostro vino», ha sottolineato la presidente. Nel corso dell’incontro sono stati condivisi dati, analisi e aggiornamenti sulle politiche europee e nazionali in materia vitivinicola, con un focus sulle strategie di commercializzazione in Puglia e sulle opportunità e criticità legate alla cultura produttiva regionale. Tra i passaggi evidenziati dagli esperti, anche l’impatto delle tensioni geopolitiche e della sovrapproduzione sull’andamento del comparto.
«Il mercato è in fortissima evoluzione e in oggettivo cambiamento.
Le crisi internazionali e la sovrapproduzione stanno avendo un impatto significativo”», ha osservato Marzia Varvaglione, presidente di AGIVI e del Comité Européen des Entreprises Vins (CEEV). «La sfida è ascoltare il consumatore e restare sintonizzati sulle sue esigenze», ha aggiunto la professionista. Per Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione Italiana Vini, è fondamentale ripensare il prodotto in chiave più moderna e in sintonia con i gusti del pubblico. «I vini molto possenti, strutturati, oggi sono meno graditi. Serve un cambio di passo, puntare su uno stile più elegante per cambiare l’appeal del nostro territorio». L’incontro si inserisce all’interno di un ciclo di appuntamenti formativi voluti dal Consorzio per offrire strumenti concreti alle aziende del territorio.
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