«Noi terroni che ci accoppiamo con le nordiche, siamo come gli americani sbarcati nel ‘46. Siamo qui per liberarvi amiche mie.» (Cristiano Marrella, figlio)
«Caro liberatore, vedi di sospendere questa tua missione umanitaria e chinati un tantino sui libri e ricordati che ci sono sempre qui che ti aspettano li uccetti!» (Giorgio Marrella, padre)
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