Il Tar Lecce ha rigettato il ricorso presentato da un cittadino contro i provvedimenti che autorizzano il progetto degli idrovolanti nella marina di Santa Maria al Bagno, che raggiungeranno la Grecia.
I giudici del tribunale amministrativo hanno accolto la tesi dell’avvocato Paolo Gaballo che ha curato gli interessi del comune di Nardò promotore del progetto finanziato dalla Comunità Europea.
Si potrà quindi realizzare «Il terminal della Memoria» per il decollo degli idrovolanti in arrivo e partenza per la Grecia. L’opera nascerà accanto al ristorante «Ginetto» su uno specchio d’acqua adeguato alle operazioni con struttura di approdo a terra, area accettazione per servizi di accoglienza passeggeri e informazione, uffici, primo soccorso, servizi igienici.
L’approdo per idrovolanti per Corfù e finanziato dal programma comunitario Swan (Sustainable Water Aerodrome Network) con tre milioni di euro. Il Comune lancerà un concorso di idee aperto a professionisti ed esperti per la valorizzazione di quel luogo.
Oggi il Tar Lecce, sezione prima (Presidente Ettore Manca, relatore Silvio Giancaspro), ha pubblicato la sentenza che rigetta il ricorso del signor Bruno Congedo, ritenendolo infondato. Secondo i giudici “l’amministrazione ha esercitato i propri poteri discrezionali senza omettere di valutare e comparare tutti gli interessi coinvolti dalla scelta localizzativa e in particolare l’interesse alla conservazione del valore simbolico del giardino della memoria”.
E’ stato così scongiurato il rischio di perdita del finanziamento comunitario da parte del Comune di Nardò che ora potrà realizzare il progetto fortemente voluto dal sindaco Pippi Mellone. Soddisfazione per l’esito del giudizio è stata espressa anche dall’avvocato Gaballo.
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