Sabato, 21 Dicembre 2024

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Fiume di denaro per gli studi legali di Taranto: "quasi sempre gli stessi"

Gianni Liviano Gianni Liviano

Il Comune di Taranto  ha speso dall’anno 2017 ad oggi 1.478.795 euro (circa tre miliardi di vecchie lire)   per onorari dati  a studi legali. In questo importo non sono compresi gli onorari spesi invece dalle società partecipate.

In particolare in materia penale sono stati liquidati 334.685 euro, in materia amministrativa nel settore amministrativo  370.589 euro e la parte rimanente in materia civile e del lavoro.

In materia penale  sono stati coinvolti in questi anni complessivamente venti avvocati. Tra questi 20 in 5 hanno ricevuto complessivamente oltre il 70,37% degli onerari finora destinati agli studi che si sono occupati di penale.

In materia amministrativa sono stati coinvolti nel periodo  considerato 16 avvocati. Tra questi 16  in due hanno percepito il 54,70% f degli onorari complessivi. In materia civile e del lavoro sono stati coinvolti trentatrè avvocati.

Rispetto all’anmmontare complessivo degli onorari elargiti agli studi legali in questi anni dal comune di Taranto (appunto  1.478.795 euro), sei studi hanno preso oltre il 44% degli onorari complessivi.

Ora, al di là dei meriti dei singoli, mi pare che questi dati si prestino a due considerazioni:  alla evidente necessità di rafforzare gli uffici legali interni all’ente che invece continuano a subire, al contrario, un indebolimento che potrebbe apparire pretestuoso e strumentale al desiderio di esternalzzare gli incarichi.

La seconda considerazione è che, rispetto agli incarichi dati all’esterno, l’impressione è che lavorino sempre gli stessi e delle due l’una o sono bravissimi o sono amici di qualcuno. Volendo esternalizzare, non sarebbe forse il caso di favorire una maggiore rotazione?

Gianni Liviano, consigliere comunale gruppo Demo a Taranto

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2 commenti

  • Gianni Gulli
    gio 12 ottobre 2023 09:53 rispondi a Gianni Gulli

    Questo è forse uno dei motivi che spinge uno che non ha il santone di turno alle spalle ad impacchettare tutto e a migrare altrove, spesso in luoghi dove, senza il santone di turno ma facendosi forte solo delle proprie capacità, riesce ad ottenere quello che in casa propria, anche per venti e passa anni, gli è stato sempre negato, vale a dire un qualcosa che chiamasi LAVORO. E parlo con ampia cognizione di causa.

  • domenico
    mer 11 ottobre 2023 06:46 rispondi a domenico

    Se sei studi hanno preso il 44 % della somma complessiva , vuol dire circa 700 mila euro che diviso per sette anni vuol dire 100 mila euro/anno che diviso per i sei studi professionali fanno una media di circa 16.500 euro/anno. Ma di che parlate? prima di dire e scrivere sciocchezze serve capire e spiegare notizie che non sono notizie. Ditelo anche a Liviano che cerca visibilità a gratis.

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