“UG. Manduria Sport e impianto sportivo Nino Dimitri: un po’ di Chiarezza”. Così l’assessora allo sport del comune di Manduria, Fabiana Rossetti, titola il lungo documento consegnato alla stampa in risposta alle dichiarazioni del presidente dell’Ug Manduria, Fabio Dimaggio, che accusa il sindaco Gregorio Pecoraro di sgarbatezze istituzionali nei confronti della nuova società calcistica e decisioni contrarie allo sviluppo del calcio manduriano.
Il primo cittadino preferisce non rispondere direttamente a Di Maggio affidando il compito alla sua assessora al ramo che, in verità, chiarisce ben poco ma si limita ad enunciare i buoni propositi nei confronti del calcio, provato dal recente rifacimento del campo da gioco del Dimitri. Non potendo quindi rispondere alle accuse che Di Maggio rivolge direttamente al primo cittadino.
Di seguito il testo integrale della lettera dell’assessora grillina.
UG. Manduria Sport e impianto sportivo Nino Dimitri: un po’ di Chiarezza - Si apprendono dalla più nota piattaforma social, notizie distorte e tendenziose in merito alla gestione dell’impianto sportivo “Nino Dimitri” da cui vengono, nemmeno tanto celatamente, lanciate insinuazioni con linguaggio scurrile e poco consono ad un interlocuzione con le istituzioni cittadine, di un presunto atteggiamento di sfavore di questa amministrazione nei confronti della prima squadra della città: UG Manduria sport, ovvero “matricola 100”.
Il comportamento dell’Amministrazione Comunale è sempre stato di incondizionato supporto a tutte le gestioni amministrative della squadra, senza dimenticare che le vicende passate hanno avuto passaggi ben più complessi di quelli attuali, impegnando sempre uffici e amministratori nella ricerca delle soluzioni più favorevoli, benchè percorribili secondo legge, e nell’interesse dell’attività sportiva.
E’ per sostenere lo sport, e di conseguenza le squadre locali, che questa Amministrazione comunale con uno sforzo economico notevole ha realizzato un impianto sportivo secondo le più recenti tecnologie che, nelle more di una procedura ad evidenza pubblica che ne assegni la gestione secondo la normativa contrattuale, è stato sia nel recente passato che attualmente, concesso anche alla prima squadra manduriana.
Sono di febbraio 2024, quindi sotto la vigenza di chi gestiva la squadra prima dell’attuale direzione, le linee guida dell’organizzazione del campo Nino Dimitri le quali, senza conoscere il futuro della gestione del Manduria e nel momento di massimo entusiasmo per la vittoria della coppa Italia, disponevano a partire da giugno l’applicazione di un nuovo tariffario e l’avvio delle procedure di gara.
Nessuno conosceva il destino della gestione amministrativa del Manduria, quindi instillare il dubbio di comportamenti difformi in ragione della titolarità della squadra è inutile vittimismo e pura fantasia.
Insinuare comportamenti di sfavore ad hoc infatti non risponde a quanto accaduto e documentato dagli atti, sia per l’utilizzo del campo che per il cosiddetto punto ristoro che non è stato mai autorizzato dall’Ente a nessuna delle recenti gestioni, nemmeno alla gestione precedente, tant’è che, per ciò che risulta, la stessa veniva pesantemente sanzionata dalla questura di Taranto per mancanza di autorizzazione all’apertura di un punto ristoro nell’impianto sportivo.
La massima disponibilità di questa amministrazione verso la prima squadra è tangibile in ogni nostro atto ove è scritta nero su bianco la precedenza accordata, sia per le partite che per gli allenamenti, alla prima squadra che nelle assegnazioni precede il settore giovanile di tutte le altre squadre locali.
È bene infine ricordare, a scanso di equivoci e provocazioni poco eleganti, che tutte le autorizzazioni, come quella di installazione di un punto ristoro nel campo, e le procedure di gara dell’impianto stesso sono predisposte, coordinate e gestite da una commissione tecnica formalmente insediata e per legge non contemplano la partecipazione della parte politica.
Le procedure pubbliche di gara sono lo strumento più utile a favorire trasparenza, equità e pari accesso ai beni pubblici.
Applicando questi semplici e chiari principi continueremo a tifare per l’UG Manduria Sport e a lavorare, rispettando quanto previsto dalle norme, impegnandoci a garantire il confronto delle parti e la massima promozione dello sport nella nostra città.
Fabiana Rossetti
Assessore allo Sport
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3 commenti
Vincenzo
mer 28 agosto 19:18 rispondi a VincenzoIl risentimento esternato a mezzo dichiarazioni dal presidente Fabio Dimaggio, se lo stesso non è matto, avrà pure qualche fondamento. Alcuni fatti, circostanze, sgarbatezze, incomprensioni, ostracismi (?), avrebbero potuto essere oggetto di democratica discussione, per appianare e chiarire quanto emerso. A volte le proteste per fare presa devono essere necessariamente colorite. Ma il compitino, nella speranza che non sia stato un dettato, non convince. Meglio avrebbe fatto l'assessora, con i poteri che la delega le consente di utilizzare, a incontrare il Presidente Di Maggio. Avrebbero avuto modo di chiarire le discrepanze emerse e le difficoltà, anziché il supporto, incontrate dalla Società nell'espletare il proprio ruolo.
Antonio Ruggero
mar 27 agosto 07:44 rispondi a Antonio RuggeroAssessore come dicono a Manduria:" facitipi nna suppa"....avete la faccia tosta anche a replicare. Siete bravi solo a farvi servizi fotografici autoreferenziali. Siete il NULLA ed inutili. Cercate di fare meno danni.....
giorgio sardelli
lun 26 agosto 14:50 rispondi a giorgio sardelliPubblicate i verbali che avete fatto al gestore del punto ristoro della scorsa stagione se come dice pubblicate le ordinanze di chiusura lei a nominato la questura intanto ANGOLO VERDE è una REALTA che lavora nella ristorazione e un container lo mette dove vuole forse non ha pagato il suolo pubblico ok pubblicate i verbali perche altrimenti ha ragione laltro