
E’ finito male il rapporto trentennale di collaborazione tra l’amministrazione comunale manduriana e il gruppo storico della protezione civile, “Prociv-Arci” che hanno avuto lo sfratto “senza condizioni” dalla loro sede ufficiale attigua all’ex mercato coperto oggetto di lavori di riqualificazione. La vecchia area mercatale sarà trasformata in parcheggio sotterraneo con locali sovrastanti destinati ad attività ricreative e culturali. Un atto necessario, insomma, da parte dell’ente che i volontari non contestano ma che criticano peri i mancati impegni assunti dal Comune e per le parole usate nella lettera di sfratto.
«Mai ci saremmo sognati d'essere di intralcio a quella che, al di là di ogni pensiero, è un'ottima opportunità per la nostra Manduria», scrive in proposito il presidente di Prociv-Arci, Silverio Dinoi. «Eravamo in attesa di ricevere indicazioni riguardo ad una nuova collocazione della nostra casa - dice - e non una pec nella quale ci date il benservito dall’oggi al domani usando toni e termini che ci offendono e ci diffamano». La missiva a cui si fa riferimento, recapitata lo scorso 5 marzo, lascia poco spazio e tempo per una nuova sistemazione. «Si comunica che i lavori di riqualificazione e demolizione dell’area mercatale inizieranno il 20 marzo (domani, per chi legge), pertanto si invita la S.V. a provvedere all’immediato rilascio e sgombero dei locali».
Una comunicazione di sfratto vera e propria quando il gruppo di volontari attendeva altro. «Eravamo in attesa di una nuova collocazione così come ci era stato verbalmente assicurato dal responsabile comunale della protezione civile che ci aveva contattato prima dello scorso Natale», fa sapere il presidente Dinoi che ha trovato particolarmente indigesto un passaggio contenuto nella lettera di sfratto. Quello secondo cui i locali in questione sarebbero stati occupati «senza alcun titolo». «Avete voluto persino diffamare la nostra associazione insinuando di aver occupato abusivamente la sede, un’accusa gravissima smentita da trent’anni di collaborazione sotto gli occhi di tutti. Il presidente Dinoi fa riferimento a documenti video fotografici, pubblicati in questa occasione sui profili sociale dell’associazione, che riprendono l’inaugurazione della sede comunale con taglio del nastro e discorso inaugurale dell’allora commissario prefettizio, Carlo Sessa, e la presenza di autorità civili e militari della città messapica. A riprova della legittimità dell’occupazione, il numero uno del gruppo manduriano più longevo di Protezione civile, ricorda le «innumerevoli richieste di interventi da parte della stessa attuale amministrazione comunale inviate per anni alla nostra associazione a quel medesimo indirizzo». Per Dinoi, «lo scopo di tale affermazione, non veritiera - scrive -, è forse quello di evadere dall'obbligo, almeno morale, di tenere fede all'impegno di trovare per noi altra collocazione idonea?». Sospetti a parte, il perentorio invito a sloggiare non lascia scampo alcuno. «L’inosservanza – si legge nella lettera partita dal comune – comporterà l’inevitabile deferimento all’autorità giudiziaria competente anche per l’eventuale risarcimento dei danni che ne dovessero derivare per la mancata esecuzione dei lavori in questione».
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3 commenti
Trasparenza
ven 22 marzo 2024 02:32 rispondi a TrasparenzaE questi signori della prociv arci che li trovi sempre davanti ai supermercati a fare raccolte alimentari, dove va a finire quello che raccogliete???ce un ente che controlla dove vanno a finire questi alimenti?o come al solito vanno a finire nelle vostre case?occorre trasparenza e vedere cosa realmente fanno queste associazioni ke sfruttano la protezione civile per scopi personali…giustizia!!!
Gregorio
mer 20 marzo 2024 09:19 rispondi a GregorioPer il ( flop) parcheggio sotterraneo si fa questo e altro !!
Pensatore
mar 19 marzo 2024 11:06 rispondi a Pensatorecredo che se questa amministrazione conceda a voi una sede comunale, la stessa cosa deve fare con tutte le associazioni senza scopo di lucro presenti sul territorio comunale..... e ce facimu figli e figliastri?