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La giornata di oggi non si deve ridurre ad una sterile ed inutile festa ad uso e consumo dei fiorai, delle pizzerie e dei ristoranti. L’ otto marzo deve rappresentare la giornata dell’ orgoglio femminile! Dalla notte dei tempi gli uomini si sono arrogati il diritto di essere superiori alle donne e la storia è piena di episodi di discriminazione. Tale presunta superiorità è scaturita esclusivamente dalla forza fisica senza considerare la ben più importante forza morale della quale le donne sono la massima espressione.
I primi moti di rivolta femminile sono stati beceramente stroncati nel sangue dal cosiddetto sesso forte causando vittime inutili tra le donne. Ma la pazienza e la costanza ha portato alla riduzione del divario tra donne e uomini. Basti pensare a quante donne sono morte per ottenere il diritto di voto o la possibilità la partecipare alla gestione della cosa pubblica. Tanta strada è stata fatta, ma tanta altra bisogna farne per dimostrare la forza morale e la costanza delle donne.
La giornata dell’ 8 Marzo è nata per ricordare le 129 vittime, tutte donne, di uno sciagurato industriale che prima le chiuse nel proprio opificio industriale dove venivano trattate come schiave e poi gli diede fuoco provocando la morte di tutte le operaie. In questa giornata bisogna ricordare anche le lotte di inizio ‘900 per avere il diritto di voto, le lotte degli anni ‘60 e ‘70 per il diritto alla autodeterminazione femminile in materia di aborto e divorzio.
Allargando i confini nazionali bisogna ricordare ed ammirare le donne curde che lottano strenuamente contro il terrorismo islamico, le donne che si battono contro le mutilazioni genitali.
Di contro dobbiamo osannare le donne nord europee e nord americane che hanno ormai raggiunto la totale parità di considerazione e ruoli prendendo, magari, esempio da loro. Un ultimo pensiero va a tutte quelle donne madri di bambini non autosufficienti per la loro abnegazione ed amore nella loro cura. Ai politici italiani consiglio di non pensare alle quote rosa. Ma li invito a considerare la donna quale valore aggiunto nella gestione della cosa pubblica, perchè non bisogna dare il contentino alle donne ma bisogna coinvolgerle nella gestione in virtù delle qualità che indubbiamente sono dotate. Ed in questa giornata il profumo della mimosa ce l’ho meritiamo tutto e nei 364 giorni rimanenti rispetto e considerazione. Buon otto marzo a tutte, perché ogni giorno, nella vita di una donna, c’ è una battaglia da affrontare ed una guerra da vincere!
Marina Maiorano
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