Affacciarsi al mondo, quello vero, e non avere frecce al proprio arco: era l’esperienza di tanti! Forse iscrivendosi al partito… Ma quando c’era da sgranocchiare qualcosa se la dividevano i dirigenti. A quel punto provavano la confraternita. Da dove le prendevano le lacrime da spargere durante le riunioni? E i confratelli dirottavano su chi sapeva piangere gli aiuti CEE. Ma ci voleva un lavoro! Non si poteva andare avanti a vita così. I vari artigiani acquisivano clienti attraverso la confraternita, ma ci voleva un lavoro vero, non uno occasionale. Così monsignore forniva i nominativi alle aziende dell’indotto ILVA, e quelli venivano assunti in pianta stabile. Ma le aziende erano piccole: ci voleva l’assunzione in ILVA. Arrivavano le elezioni, e i vari partiti cercavano “risorse” all’interno delle varie confraternite. Nessuno osava prendersi la libertà di votare secondo coscienza! Se lo veniva a sapere monsignore avrebbero potuto avere gravi ripercussioni e, magari, l’espulsione dalla confraternita, e conveniva restarci a vita lì dentro.
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