
La situazione che stanno vivendo queste famiglie di via Delle Viole a San Pietro in Bevagna è profondamente preoccupante e richiama alla mente quanto, purtroppo, accade sempre più spesso in molte realtà del nostro Paese: episodi in cui un certo tipo di arroganza giovanile, talvolta con tratti riconducibili a veri e propri comportamenti criminali, compromette la serenità e la sicurezza di intere comunità. Dispiace constatare, attraverso il servizio giornalistico, come ancora una volta le forze dell’ordine diventino oggetto di critiche, mentre i cittadini, già provati da una condizione di disagio, sono costretti a rivolgersi a tutte le istituzioni locali nella speranza di essere ascoltati e sostenuti.
Spesso si punta il dito contro una presunta inattività delle forze dell’ordine, senza considerare che queste donne e uomini operano quotidianamente in contesti complessi, affrontando più emergenze contemporaneamente, con risorse limitate e grande senso del dovere. È ingiusto sminuire il loro impegno o giudicarlo insufficiente senza una reale conoscenza delle difficoltà operative che devono fronteggiare. Va inoltre ricordato che tutte le attività economiche presenti sul territorio operano in virtù di autorizzazioni amministrative che ne regolano l’esercizio e, se necessario, impongono specifiche condizioni per evitare disagi alla cittadinanza. Nel caso segnalato dai residenti di San Pietro in Bevagna, è evidente che il problema debba essere affrontato in maniera seria e concreta, attraverso strumenti normativi e amministrativi adeguati.
Non possiamo permettere che cittadini e forze dell’ordine si sentano lasciati soli di fronte a situazioni che compromettono la qualità della vita e la coesione sociale. Per questo, è importante e urgente che l’autorità locale intervenga con responsabilità e prontezza, adottando i provvedimenti più efficaci per riportare serenità e sicurezza nella comunità. Lo dobbiamo alle famiglie coinvolte, agli operatori delle forze dell’ordine e, più in generale, a tutti coloro che chiedono semplicemente di poter vivere il proprio territorio in modo dignitoso e sicuro.
Elio Errico
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3 commenti
Gregorio
ven 8 agosto 12:42 rispondi a GregorioCondivido il suo pensiero, ma secondo me , i cittadini ( onesti... i pochi rimasti) e le forze dell'ordine devono collaborare altrimenti la situazione degenera. Magari mettendo nelle zone più pericolose delle videocamere in modo tale che i giovani più violenti si allontanino, multando i genitori con prove alla mano! Prima si agisce meglio è!
Ale
ven 8 agosto 12:21 rispondi a AlePensate anche alla sicurezza mentale per chi abita nelle vicinanze delle giostre a san Pietro in Bevagna sembra di stare con un autoparlante in casa ad alto volume , se questo e godersi le ferie non credo e mi rammarico che nessuno degli amministratori anche di passaggio non si accorgono del casino che fanno . Come mai il Sindaco ha doto l' okei di stare a ridosso delle abitazioni? , quando a livenno Nazionale la legge credo parla chiaro devono stare almeno a distanza di 100mt. dalle abitazioni , spero che qualcuno possa interrarsi del problema almeno qualcuno della minoranza
Osservatore disgustato
ven 8 agosto 09:13 rispondi a Osservatore disgustatoVenite a farvi un giro sugli autobus delle corse notturne,qui il divertimento continua! Si fuma,si beve,si insulta la gente per bene! Gli autisti purtroppo non possono intervenire più di tanto e se chiamano le forse dell'ordine,spesso quest'ultime sono impossibilitate data la non maggiore età di chi denunciato. È un loop che si ripete da più di 20anni I genitori poi sono tutti omertosi e fanno finta di non sapere È disgustoso darla vinta a questi giovani che non danno modo ormai neanche ai loro coetani educati e onesti,di godersi la tratta per Manduria/San Pietro e viceversa.... Vergognatevi!e non mi riferisco ai ragazzi ma alla popolazione sempre pronta a girarsi dall'altra parte!