Non intervengo mai, per scelta, sulle questioni che riguardano la mia Città e che esulano dal mio lavoro. Ma ciò che leggo in merito alla vicenda del cane di quartiere di Uggiano Montefusco, mi tocca in prima persona da convinto animalista e da cittadino. Il povero Ettore merita di avere giustizia. E mi auguro che l’accertamento dell’autore del misfatto segua ad una pena esemplare.
Ma in uno Stato di diritto, come è quello in cui viviamo, la ricerca del colpevole e la relativa pena da assegnare ad esso sono compito esclusivo degli organi giudiziari. Lo sciacallaggio che ne sta derivando non si giustifica in alcun modo con la rabbia e il dispiacere che credo tutti noi, amanti degli animali, proviamo nei riguardi di Ettore.
E trovo allo stesso modo diseducativa questa modalità da caccia alle streghe con tanto di sit in sotto casa del presunto colpevole, facendo nome e cognome, alla presenza minori.
Tullio Mancino, direttore di Confcommercio di Taranto
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1 commento
Alessandra Moscogiuri
lun 28 ottobre 10:23 rispondi a Alessandra MoscogiuriConcordo con Tullio.Io lascerei fare alla giustizia il suo corso e non credo che la persona che ha investito il famoso Ettore abbia volontariamente investito la bestiola.Penso anche che ci sia molto fanatismo animalista e questa persecuzione nei confronti di colui che ha investito il cane sia veramente aberrante.