Fabio Di Maggio
In qualità di presidente, dopo avere raccolto prove e testimonianze, posso finalmente spiegare la situazione nei dettagli. Devo intanto sottolineare che dal primo momento in cui ho deciso di rilevare il sodalizio, addossandomi i debiti lasciati dalla vecchia gestione, c’è stato chi ha tentato di ostacolarmi attraverso vecchi metodi da portineria, creando dicerie e calunnie varie senza avere il coraggio civico di mostrare la propria identità che comunque verrà resa nota attraverso indagini in corso.
L’ostilità di tali individui, si è spinta fino a contattare telefonicamente i giocatori da me convocati consigliandogli di non firmare con il Manduria, ponendo come indicazione negativa la scorsa gestione. Stessa cosa stanno facendo questi (per ora anonimi) con gli sponsor da noi contattati. Premesso che il sottoscritto sta impegnando i propri capitali per permettere alla squadra dell’Ug Manduria 1926 di avere un futuro nella categoria di Eccellenza, c’è chi non digerisce affatto tale mia iniziativa, in quanto evidentemente ha visto tramontare il proprio progetto di creare una società ex novo ripartendo dalla prima categoria.
Insomma, una situazione completamente diversa da quella dello scorso campionato, allorchè, pur di avere qualcuno che si occupasse della squadra, si è permesso di tutto e di più, ivi compresa la gestione dello stadio. Ebbene, assieme ai “franchi tiratori” si è “affiancata” la vicenda della disponibilità dello stadio e le tariffe di colpo schizzate dai precedenti 300 euro mensili a diverse migliaia di euro. Inoltre, come è avvenuto oggi (ieri per chi legge, ndr), lo stadio viene chiuso alle 12 per riaprire alle 15, con i ragazzi che rimangono fuori ad attendere sotto il sole. Una fiscalità da parte del comune di Manduria che non facilita certo la vita alla rinascita della squadra che porta il nome della città e che quindi andrebbe appoggiata.
Senza voler addentrarmi nei particolari, intanto sarebbe bene che coloro che agiscono contro l’Ug Manduria sport 1926, escano allo scoperto, prima che ciò accada attraverso un’istanza giudiziaria, di cui si stanno già occupando i miei legali. Mentre al comune di Manduria che al momento gestisce lo stadio, si chiederebbe un po’ di collaborazione in più e meno rigida fiscalità che, non si può certo negare, è in vigore da quando il sottoscritto ha deciso di porsi alla guida del Manduria calcio.
Fabio Di Maggio, presidente dell’Ug Manduria
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1 commento
giorgio sardelli
ven 9 agosto 15:56 rispondi a giorgio sardelliEcco come a Manduria non si fa mai niente di buono la gente è gelosa è invidiosa tu non sei un cazzo e io sono io e solo io lo schifo sta demolendo i palazzi con i filisdei giochi che neanche i bambini fanno più gridano forza Manduria sventolano i colori biancoverdi ma si nascondono dietro un dito importa che a me va tutto bene di te non mi interessa povero Manduriano speranzoso all'ospedale devi andare ma purtroppo non hai manco quello più FORZA MANDURIA forza biancoverdi i colori sono sempre li stessi uguali ai colori degli anni passati si sono scritte tante gioie e amarezze ma i colori rimangono il biancoverde è quello che conta