Sulla dibattutissima e sinora mai risolta questione del tributo che l’Arneo chiede ogni anno ai proprietari di terreni che lo contestano perché non usufruiscono di nessun servizio, proponiamo una nota che ci invia il lettore Vincenzo Natale Scorrano. La notizia in essa contenuta che meriterebbe di essere quantomeno dibattuta dalla politica cittadina, magari anche quella di opposizione, mette in risalto l’azione di un sindaco salentino che ha deciso di prendere di petto la situazione in difesa dei propri cittadini-contribuenti.
«Con riguardo al balzello imposto dal Consorzio Speciale per la Bonifica dell'Arneo, di cui la gran parte di manduriani, proprietari di abitazioni nella marina, si devono fare carico senza ricevere servizi e benefici – fa sapere Scorrano -, è di questi giorni la notizia dell’iniziativa del sindaco del comune di Vernole, in provincia di Lecce, che, presa carta e penna ha scritto al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sollevando la questione di legittimità avverso le imposizioni del locale Consorzio di Bonifica». Il cittadino conclude con una domanda: «A quando la medesima iniziativa da parte dell’amministrazione di Manduria per risolvere definitivamente una situazione iniqua mal sopportata?».
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1 commento
Pietro
mar 3 settembre 16:20 rispondi a PietroÈ un "furto legalizzato", come afferma la sentenza della Corte di Cassazione che dice che dove non ci sono stati miglioramenti agli immobili, la tassa non è dovuta, come per le case di San Pietro in Bevagna. La cosa più ingiusta è che facendo il ricorso contro l'ingiunzione di pagamento alla Commissione Tributaria di Lecce e avendo la sentenza a favore, questa non produca la cancellazione definitiva di quelle particelle, perciò vale solo per l'anno o anni dell'ingiunzione impugnata. Una vera BEFFA, perché costringe i cittadini a fare ricorso contro ogni singola ingiunzione che invia l'Arneo o chi per conto suo. È la politica che deve sanare questa grandissima ingiustizia, una volta per tutte, ma sembra che i nostri politici facciano proprio il contrario, perché vanno sempre a favore dei Consorzi di Bonifica e non dei poveri cittadini, che chiedono solo giustizia!