Stalker
Il braccialetto elettronico non avrebbe tenuto lontano il presunto stalker dalla sua ex che lo ha nuovamente denunciato spedendolo ai domiciliari Si scrive un nuovo capitolo nella vicenda dei due ex colleghi, dipendenti di un’attività di ristorazione manduriana, che dopo un rapporto più o meno amichevole si sono allontanati in maniera burrascosa. Lui, sposato, di 50 anni, era stato denunciato dalla collega trentenne che non ne poteva più delle sue attenzioni morbose sul posto di lavoro e delle sue gelosie che le avrebbero impedito ogni frequentazione con suoi coetanei.
Denunciato per questo e per altri episodi più violenti, l’uomo era stato raggiunto da una misura di divieto di avvicinamento entro i 500 metri e l’applicazione, a lui e alla donna, dei nuovi braccialetti anti violenza previsti nella legge cosiddetta “codice rosso”. Nonostante questo, sostiene la donna difesa dall’avvocato Davide Parlatano, il presunto stalker che si fa difendere dagli avvocati Lorenzo Bullo e Coimo Micera, avrebbe violato in più occasioni il divieto avvicinandosi alla donna per molestarla. In qualche occasione i due braccialetti avrebbero anche documentato l’allarme.
Arrivata l’ennesima denuncia della donna, il cinquantenne manduriano ha perso il beneficio della liberta condizionata dal divieto di avvicinamento ed è stato sottoposto agli arresti domiciliari. A notificargli la nuova misura restrittiva sono stati i carabinieri della stazione di Manduria.
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1 commento
Giusepoe
dom 4 agosto 13:22 rispondi a GiusepoeCercasi attivisti, per i diritti delle donne... Come è vero.... esistono donne e femmine.