L'estensione della vaccinazione contro il coronavirus ai caregiver degli ultra sedicenni con disabilità, inizialmente riservata solo agli under16, fa esplodere in tutta la regione la polemica degli esclusi. Spicca il caso di Martina Franca dove la comunicazione dell'ampliamento, evidentemente più efficace rispetto ad altri distretti, ha fatto registrare il boom di parenti con disabilità in famiglia che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Nella sola giornata di ieri, l'hub vaccinale della Valle d'Itria (nella foto la fila) ha immunizzato da solo un numero superiore a quello della somma dei vaccinati nei distretti di Manduria, Massafra, Laterza e Grottaglie. Martinesi più informati anche rispetto agli abitanti della città capoluogo che nel rapporto vaccinati-abitanti perde vistosamente: 37 vaccinati su 10.000 a Taranto, 82 su 10.000 a Martina Franca. A Manduria si sono vaccinati ieri 127 caregiver, a Massafra 91, a Laterza 40, a Grottaglie 107, a Martina Franca 402, infine a Taranto 748 per un totale di 1.515 somministrazioni nella sola giornata di ieri, circa mille in più della domenica di Pasqua quando la comunicazione dell'allargamento della fascia d'età degli aventi diritto non era ancora circolata a dovere.
L'annuncio che modificava sostanzialmente quanto annunciato alla vigilia di Pasqua dalla Regione Puglia e poi dalle Asl, non lasciava spazio a dubbi: «nei giorni di Pasqua e Pasquetta recitavano le note istituzionali - sono previste le vaccinazioni dei caregiver dei minori di 16 anni con disabilità grave». Poi già da domenica e poi lunedì, è cominciato sulle chat dei medici e di amministratori pubblici, un tam tam di inviti a presentarsi per le vaccinazioni indipendentemente dall'età dei beneficiari della 104 (legge sulle agevolazioni dei parenti di disabili gravi).
«Nella giornata di oggi si legge in uno di quelli veicolati ieri sui telefoni dei medici -, presso hub di Martina Franca è possibile la vaccinazione anche per i conviventi caregiver di disabili gravi in possesso di 104 di età superiore ai 16 anni». La chat ha poi raggiunto alcuni sindaci del territorio ionica.
Gli amministratori meno fortunati non hanno preso bene l'esclusione. È il caso del sindaco di Sava, Dario Iaia, che parla di «improvvisazione nella campagna vaccinale della Puglia». E attacca così l'ipotetica fuga di notizie. «Senza che pervenga ai sindaci, in qualità di autorità sanitaria locale, alcuna comunicazione da parte dell'Asl di Taranto, questa decide di estendere la vaccinazione anche ai familiari dei disabili con oltre 16 anni». Facendo riferimento a Martina Franca, la nota del sindaco Iaia prosegue così: «Questa decisione, non comunicata ai più, ha determinato problemi di organizzazione con file interminabili e problemi di assembramento ed una insopportabile disparità di trattamento tra chi ha avuto la notizia e chi ne è rimasto ignaro». La disparità non è sfuggita agli utenti. «Numerosissime fa sapere ancora Iaia -, sono state le telefonate ricevute nelle ultime ore da parte di coloro i quali non erano a conoscenza di questa estensione della vaccinazione; comprendiamo perfettamente le difficoltà ma la tanto agognata trasparenza continua a mancare, nonostante gli scandali nazionali che stanno caratterizzando la Puglia, ultima tra le regioni in tema di vaccinazioni».
(Dal Quotidiano di Puglia)
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