Dopo la “sentenza” del sindaco Gregorio Pecoraro e della sua maggioranza che decreta l’abbattimento dell’unico viale alberato di Manduria, quello che porta alla stazione ferroviaria, il comitato cittadino “Viale Mancini”, passa all’attacco e prepara le carte per l’indizione di un referendum popolare. Questa sera gli attivisti del comitato si riuniranno per istituire l’organismo promotore che avrà il compito di avviare le complesse procedure previste.
A curare il complicato iter sarà sicuramente l’avvocato e consigliere progressista, Domenico Sammarco, già firmatario di una mozione che prevedeva il salvataggio delle robinie, bocciata dall’ultimo consiglio comunale. A lui si dovrebbero affiancare tutti i componenti della minoranza che in aula avevano appoggiato la mozione.
La normativa prevede che a decidere se affidare o meno la parola ai cittadini attraverso un democratico referendum popolare, sia il consiglio comunale. Dopo l’eventuale approvazione dell’assemblea cittadina, il comitato promotore dovrà raccogliere almeno duemila firme perché il referendum popolare possa essere indetto ufficialmente.
L’argomento “robinie” dovrà quindi tornare in una prossima seduta consiliare nel corso della quale toccherà al sindaco e ai suoi consiglieri di maggioranza la decisione di affidare o meno ai cittadini la sorte dello storico viale. Si ricorda che il progetto di riqualificazione redatto dall’architetto Gregorio Attanasio, prevede l’abbattimento di circa 150 alberi ancora vivi e vegeti, seppure in cattivo stato di manutenzione, e il reimpianto di nuove piante numericamente un terzo di quelle esistenti.
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1 commento
Pina
oggi, gio 21 novembre 07:54 rispondi a PinaSe lottiamo tutti insieme vinceremo. È una battaglia giusta x salvare un viale che dà ossigeno.