Approvata all’unanimità, in commissione ambiente della Regione Puglia, la proposta di legge per introdurre nella pianificazione costiera spiagge attrezzate per le esigenze delle persone con disabilità. Una buona notizia che trova già alcuni territori preparati sul piano dell’accessibilità balneare. Da Sant’Isidoro, marina di Nardò, arriva infatti la storia di Sabrina Rizzo, ragazza con disabilità dell’associazione “Portatori sani di sorrisi”.
La scorsa estate l’associazione ha avuto la possibilità di gestire un pezzo di spiaggia libera nel comune di Nardò, dedicato alla fruizione degli spazi da parte dei soggetti non autosufficienti. “Tale progetto si è reso possibile grazie al Comune di Nardò, che ha dotato la spiaggia di comoda passerella, di sedie Job e Tuareg, oltre a bagni attrezzati e docce - spiega Sabrina Rizzo - volevamo sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del dare a tutti le stesse possibilità e soprattutto sull’importanza dell’inclusione sociale di tutti, al fine di iniziare a guardare il mondo della disabilità non come un mondo da ghettizzare ma facente parte della normalità del vivere quotidiano”.
È nato da queste premesse il Dinamiko Beach, un lido al servizio di persone con disabilità. “Lo spazio adibito al nostro progetto è stato dotato di ombrelloni con sdraio e lettino posti lungo la passerella a ridosso del bagnasciuga - continua Sabrina - in poco tempo l’iniziativa si è rivelata un successo. Abbiamo avuto prenotazioni di turisti provenienti da tutta Italia e da molte parti del mondo. Abbiamo attivato anche il servizio di Taxi Sociale per chi non aveva altre possibilità di raggiungere la spiaggia in autonomia. Il nostro piccolo lido è diventato un punto di riferimento per tante famiglie che negli anni hanno sempre avuto difficoltà a raggiungere il mare”. Sabrina Rizzo è anche all’interno dello staff dell’europarlamentare Chiara Gemma, la prima eurodeputata ad aver aperto le porte alla disabilità nel 2019, promuovendo stage anche a persone con disabilità.
Proprio Gemma esprime soddisfazione per l’approvazione della proposta di legge e delinea la strada da seguire: “Il mare, purtroppo, continua a essere un bene non accessibile a tutti - commenta Gemma - c’è ancora molta strada da compiere per la piena fruibilità delle spiagge. In provincia di Lecce qualche stabilimento balneare e qualche Comune si è attrezzato per garantire il libero accesso a tutti, ma ancora molte famiglie con persone con disabilità hanno problemi a trovare delle spiagge accessibili e degli stabilimenti balneari inclusivi. Sono diverse le criticità: presenza di barriere architettoniche, assenza di bagni accessibili, mancanza di ausili idonei per l’ingresso in acqua delle persone con disabilità motoria. Il tema dell’accessibilità del mare può portare a una ulteriore ghettizzazione delle persone con disabilità, mentre deve affermarsi l’idea che tutto il mare è di tutti”, conclude l’eurodeputata.
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