Sottacanna s. f., sottogola: mìntiti la sottacanna a llu cappieddu ci no ni lu porta lu jentu, metti la sottogola al cappello o il vento te lo porterà via ( diG ). Come loc., quasi pieno: cce štai chjnu? - sottacanna, è pieno? - quasi.
Sottacappa loc., sotto sotto: quantu nn’ai, sottacappa sottacappa! Sotto sotto vedi come osa!
Sottajentu loc. avv., sottovento: no tti mèntiri sottajentu, non ti mettere sottovento.
Sottamanu – i s. m., ostacolo, pericolo: aciu pijata na sottamanu, sono incorso in un pericolo. Ha anche il significato di buca, conca, in una strada dissestata. Come loc. avv., a sottamanu, indica uno dei modi di lanciare la trottola. V. sobbramanu, tirallenta.
Sottànima – s. f., sottile strato di pelle o altro materiale, che si sistema nella parte interna della scarpa per meglio calzarla.
Sottapanza s. f., cinghia che passando sotto la pancia del cavallo, gli serra addosso i finimenti.
Sottarazzu loc., a braccetto: mintìtipi sottarazzu, prendetevi a braccetto.
Sottascala s. f., sottoscala.
Sottasobbra loc. avv., sottosopra: onnu misa casa sottasobbra, hanno messo la casa a soqquadro; utari sottasobbra, mettere a soqquadro.
Sottatinu – i s. m., vasca in legno utilizzata per raccogliere il mosto dalla vasca di pigiatura, dal tino o dalla pressa.
Sotu – a agg., pl. inv. soti, fermo, quieto: štatti sotu, stai fermo.
Soza v. il fr. sauce, agg. f. sing., salmastra: acqua soza, acqua salmastra ( generalmente di pozzo sorgivo ).
Spaccachjanchigioco in cui a turno ogni partecipante lancia in alto una moneta; vince il giocatore la cui moneta risulta più vicina alla fessura tra un mattone e l’altro: sciucari a spaccachjanchi, giocare a fessurino.
Spaccarisciari – spaccarisciòu – spaccarisciatu v. intr. imp., screpolare: m’onnu spaccarisciati li mani, mi si sono screpolate le mani.
Spaccata s. f., l’affettare e servire meloni ed angurie in grande abbondanza: si usava in occasione della festa di S. Domenico.
Spaccatu – a agg., pl. inv. spaccati, preciso: so’ li ottu spaccati, sono le otto precise.
Spaccazza s. f., spacco della gonna: s’è fatta la spaccazza, ha messo la gonna a spacco.
Spaccimi s. inv., specie, sorta: nc’era nu spaccimi ti agnoni! C’era un ragazzone! S’è fattu nu spaccimi ti agnoni! S’è fatto un gran pezzo di ragazzo!
Spaccu – spacchi s. m., spacco: a spaccu, tipo di innesto che si fa nel mese di febbraio. In muratura, larghezza della porta o della finestra. V. anneštu.
Spacu s. m., spago, in senso fig., vino: qua nci oli lu spacu, qui ci va bene un bicchiere di vino.
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