Mercoledì, 30 Luglio 2025

Gli articoli

Ricordi che fanno riflettere

Vi racconto il mio 2 giugno nel reparto di oncologia

Pierfrancesco Galati Pierfrancesco Galati

Era il 2 giugno del 2009, il giorno in cui varcai per la prima volta le porte del reparto di Ematologia dell’Ospedale "Moscati" di Taranto. Rivivo ancora le ansie di quel giorno, il timore di essere affetto da una patologia che faceva paura, paura che, purtroppo, si rivelò certezza: leucemia.

Rivedo davanti agli occhi, come diapositive di un film, i sorrisi degli infermieri e risento il calore di tutti coloro che mi accolsero, facendomi sentire parte integrante di quella grande famiglia.
Ho vissuto momenti di profonda angoscia: quando seppi che avrei dovuto affrontare la chemioterapia o quando i farmaci mi facevano sentire come un sacco vuoto, privo di forze.

Spesso, guardavo il mare dalla grande finestra. Mi pareva di rivedere la mia spiaggia, e pensavo che la vita fosse stata dura con me. Ma erano pensieri che rigettavo velocemente negli angoli più reconditi della mente, lasciandomi avvolgere da quel senso d’ironia – forse innato – che da sempre mi aiuta a essere positivo e a cogliere il meglio dalle cose.

Tutto questo, però, sarebbe stato molto più difficile se non avessi incontrato persone meravigliose: gli infermieri, i medici, tutto lo staff del reparto di Ematologia dell’Ospedale "Moscati". Ogni loro gesto, ogni parola, ogni sorriso erano per me fonte di energia.

So che la mia vita è cambiata. Questa esperienza mi ha insegnato a guardare le cose con occhi diversi, alimentando in me una sensibilità maggiore verso la sofferenza.
Tutti quei lunghi momenti trascorsi in ospedale vivranno per sempre nei miei ricordi, così come resteranno nel mio cuore due cari compagni persi per strada, che tanto coraggio e tanta forza mi hanno donato durante la lunga degenza.

Sono in remissione da un paio d’anni, ma potrei dire che da quel giorno non è mai davvero finita... perché il corpo continua a portare in sé i segni di quella malattia e di quella dura terapia.
Con forza e tenacia, senza mai perdere il mio sorriso, vado avanti.

Pier

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

1 commento

  • Gregorio
    lun 2 giugno 12:43 rispondi a Gregorio

    Ti auguro di recuperare tutto al 100% e di tornare a essere te stesso. 👌

Robinie: dove eravamo rimasti?
La redazione - dom 6 luglio

Passando in bici per il viale non ho potuto non domandarmi : dove eravamo rimasti? Eravamo rimasti a novembre, al giorno in cui le motoseghe impietose abbattevano le robinie simbolo paesaggistico ed emozionale per la gran parte del popolo manduriano.  Quello era il ...

Pista ciclabile e rondò: “lavori eseguiti e mai autorizzati”
La redazione - mar 8 luglio

In data 10 giugno ho presentato accesso agli atti al Comune di Manduria per verificare ed accertare se i lavori realizzati alla rotatoria sul tratto di strada SP 137 (strada Manduria-San Pietro) con l’intersezione della SP 141 (Tarantina) ...

I tanti “Valentino Rossi” sulle moto d’aqcua
La redazione - mar 8 luglio

Scrivo per porre all’attenzione di tutti un problema che, con l’arrivo della stagione estiva, affligge le nostre marine e che personalmente ritengo si stia sottovalutando. ...