
Alcuni pannelli di divieto di accesso alla zona interdetta del fiume Chidro sono stati rimossi e divelti e danneggiati da ignoti. L’episodio che si è verificato nella giornata di ieri è stato reso noto dal comando della polizia locale di Manduria, che ha avviato un'indagine per identificare i responsabili.
Il comandante della polizia locale, Umberto Manelli, ha confermato che la zona è costantemente sorvegliata da telecamere di sicurezza. «Procederemo con l’analisi delle registrazioni per cercare di individuare i colpevoli dell’atto vandalico», ha dichiarato Manelli. L'area in questione è da sempre sottoposta a restrizioni per tutelare l'ambiente naturale e prevenire incidenti legati all'accesso non autorizzato.
Questo episodio non è un caso isolato: atti simili si ripresentano puntualmente ogni anno con l'arrivo della stagione balneare. Nonostante i ripetuti interventi, i vandali sembrano continuare a danneggiare la segnaletica e a compromettere la sicurezza della zona. Per questo motivo, il comandante Manelli ha sottolineato l'importanza di sanzioni severe, affermando che «è fondamentale reprimere questi comportamenti con pene pecuniarie salate, al fine di scoraggiare ulteriori atti di vandalismo».
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3 commenti
Gregorio
gio 19 giugno 20:56 rispondi a GregorioTra VANDALISMO e PIROMANI .. qui la situazione si mette male !!! Bisogna installare più videocamere di sorveglianza, soprattutto nei luoghi a rischio. Tipo: Pineta vicino alla chiesa, la riserva naturale del fiume CHIDRO, la riserva della SALINA, la macchia mediterranea della Masseria della marina che costeggia la S.P. 141, il bosco dei CUTURI ecc...
Antonio Ruggero
mer 18 giugno 10:23 rispondi a Antonio RuggeroSicuramente è un atto vandalico ed incivile che non ha giustificazioni. Però ritengo che il provvedimento di chiusura del Chidro sia un atto di imperio a danno della collettività. E' giusto salvaguardare l'ambiente ma è altrettanto giusto far godere le bellezze dell'ambiente a chi lo richiede. Lo so per certo, che molte persone anziane utilizzavano le acque del Chidro a scopo terapeutico per la circolazione ed altri problemi vascolari. Perché privare tale persone di questo utilizzo. E' sempre più facile sparare nel mucchio, anziché cercare di individuare i colpevoli e/o inadempienti. Leggo che ci sono delle telecamere per individuare i trasgressori! Mi chiedo perché non organizzare un sistema di vigilanza diurno in presenza in modo da sanzionare gli incivili inadempienti con multe salatissime e fare utilizzare le acque per le persone bisognose e perbene?
Domenico DV
lun 16 giugno 10:50 rispondi a Domenico DVSpero che non si foglia negare ai manduriani il diritto di pubblicazione di nomi (e foto, per non avere dubbi sull'identità): gli autori identificati non hanno diritto alla privacy.