
«Esprimo piena solidarietà e vicinanza ai colleghi di Grottaglie, che dopo aver fermato un pericoloso assassino si ritrovano indagati per omicidio». Con queste parole, Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), interviene sul caso che vede coinvolti i due agenti della squadra Falchi, iscritti nel registro degli indagati per la morte del pregiudicato Michele Mastropietro, autore dell’omicidio del brigadiere capo Carlo Legrottaglie.
Secondo Conestà, l’iscrizione dei due poliziotti, definita un "atto dovuto" dalla Procura in vista dell'autopsia, rappresenta «un profondo insulto a chi ha messo a rischio la propria vita per garantire giustizia e sicurezza». E aggiunge: «In un Paese normale, chi si espone al fuoco di un delinquente armato e pericoloso dovrebbe essere ringraziato e sostenuto, non sottoposto a indagini giudiziarie».
Il segretario del MOSAP lancia quindi un appello per una riforma delle norme che regolano l’uso legittimo della forza da parte delle Forze dell’Ordine, sottolineando come l’attuale quadro giuridico lasci spesso gli agenti «più esposti ai processi che ai proiettili».
«Serve una riforma urgente – afferma – per proteggere chi ogni giorno lavora in strada, spesso in condizioni estreme, con mezzi insufficienti e rischi altissimi. Non è accettabile che chi indossa una divisa debba temere di finire in tribunale per aver fatto il proprio dovere».
Conestà conclude esprimendo cordoglio per la morte del brigadiere Legrottaglie, definito «simbolo del sacrificio di tanti uomini e donne dello Stato», e chiede che i due agenti non vengano lasciati soli: «Hanno agito con coraggio e professionalità per fermare una minaccia concreta. È dovere di tutti noi sostenerli».
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5 commenti
leo
sab 14 giugno 18:39 rispondi a leoa questo punto togliamo le armi alle forze dell'ordine e facciamo come il far whest , mammaaaa c'è italia un vero schifo. Falcone ha voluto la legge sui pentiti. ma mi sembra, ca ti pentiti noi contribuenti dobbiamo essere,sono schifato da questa legge. Chi lo ripaga il povero carabiniere ammazzato ,da quella bestia,bisogna cambiare le leggi non pensare a dare la cittadinanza bisogna pensare a come sopravivere oggi. a questo bisigna pensare non alle persone che lavorano onestamente,
Gennaro
dom 15 giugno 11:56 rispondi a GennaroSig Leo ,lei pensa che chi ci governa fanno leggi contro di loro??? Io penso e vedo che i veri ma veri banditi sono l,,,,,Quando mi manca un MUSSOLINI.Opinione
Marco
sab 14 giugno 18:07 rispondi a MarcoNon voglio fare l'avvocato del diavolo ma se qualsiasi delinquente volesse arrendersi?? Sparare a vista o a raffica non è la scelta migliore.
Gino
sab 14 giugno 23:03 rispondi a GinoVedi.. caro Marco, in quei momenti la situazione non era semplice, anche il più coraggioso ha paura di essere ucciso , nessuno ha la certezza su come si possa evolvere la cosa, poi ammesso che il delinquente vuole arrendersi..hai la certezza ?? E se il delinquente vuole BEFFARE il poliziotto? Comunque, per me è LEGITTIMA DIFESA !
Cittadino del mondo
sab 14 giugno 19:55 rispondi a Cittadino del mondoMa questo non voleva arrendersi, ha voluto ammazzare e basta.