«Il Partito democratico sia punto di riferimento a Manduria: a settembre il congresso». A rompere il silenzio di un partito dalle due teste e senza autonomia, è l’ex sindaco democristiano, Enzo Caprino, che lancia così il sasso nell’acqua stagnante della politica manduriana monopolizzata sinora dalle sole attività del palazzo di città sempre più distante dal resto della counità, non solo urbanisticamente.
«In estate di solito la politica tace per poi riprendere alla grande a settembre: ecco è proprio quello che ci si aspetta nel Pd manduriano», scrive Caprino in un post pubblico. «A settembre bisogna fare il Congresso – insiste il politico di razza -, perché non si può stare sempre commissariati».
Una critica nemmeno tanto velata che prende in pieno l’attuale commissario cittadino del partito, il tarantino Mattia Giorno il quale non riesce a compiere quello per cui è stato incaricato, fare il congresso, appunto, così come non ha saputo fare chi lo ha preceduto, il consigliere regionale di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, entrambi preoccupati di non spezzare il filo che lega le due anime del partito, quella di governo che si riconosce nel sindaco e parte della giunta e l’altro, dai contorni sempre più nebulosi, legato al consigliere comunale Domenico Sammarco che sulla questione congressuale dimostra di non avere forza per battere i pugni e pretendere l’elezione di un segretario democraticamente eletto.
Le ha invece Caprino. «Il commissariamento è bello quando dura poco», dice. «Il bravo commissario pro tempore dovrebbe già comunicare alla città la data dello svolgimento del Congresso: due giorni a settembre, uno per discutere le tesi ed un altro per esprimere il voto», suggerisce Caprino cercando così di scrivere sull’agenda del commissario Giorno.
Molto attento a tutto ciò che si muove nella politica cittadina, l’altro ex democristiano ed ex sindaco manduriano, Antonio Curri, provoca l’amico: «L'altra sera, l'attuale commissario Mattia Giorno non mi sembra sia stato "esplicito" sulla data congressuale del Pd». La replica di Caprino smaschera i rischi che incombono sul partito di Elly Schlein: «Proprio per questo ho scritto questo post. Se a settembre non si fa il congresso, il Pd tornerà ai vecchi risultati e giuocherà ruoli modesti».
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
4 commenti
giovanni
mer 26 giugno 20:15 rispondi a giovanniIl commissario ha il solo compito di realizzare il congresso. Gli iscritti, tutti, hanno il diritto e il dovere di partecipa, votare e accettare l'esito finale. Nessuno può porre condizioni o veti. Bisogna ricordarsi che il PD non entrò in consiglio alle elezioni. Sammarco entrò successivamente nel PD e così il PD entrò in consiglio e comunque nessuno gli chiese gli esami d'ammissione e neache quelli del sangue. E' ora di smetterla e tutti costringao il commissario a fissare la data del congresso e lasci che la mediazione e la decisione finale agli iscritti.
Gregorio
mer 26 giugno 17:27 rispondi a GregorioCosì dice Caprino: “basta con il commissariamento a vita del partito” Mi chiedo: COSA SIGNIFICA? C’è dell’ illecito? I politici Manduriani non contano 🧮? Devono eseguire gli ordini dall’alto? La politica Manduriana è sottomessa dalla provincia? Dalla regione? Signor Enzo ci illumini ( non questi 🚨💡🔦🏮🕯🔅) !!!!!
Aldo de maglie
mer 26 giugno 13:57 rispondi a Aldo de maglieHai ragione, Enzo caro, ma il congresso si fa anche in assenza di tesserati ? E allora forza e tesseriamoci in tanti a questo grande partito.
Realtà
mer 26 giugno 13:24 rispondi a RealtàGiusto!