Un bluff se non proprio un procurato allarme. Fatto sta che ieri la prevista mancanza dell’acqua in tutto l’abitato di Manduria non c’è stata. La popolazione era stata avvertita dei disagi dal sindaco Gregorio Pecoraro che, confidando nell’avviso dell’Acquedotto pugliese, aveva emesso l’ordinanza di chiusura di tutte le scuole e del municipio. «La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 8,30 con ripristino alle ore 16,30», recitava l’avviso smentito poi dai fatti. «L’effetto comunque è stato devastante», si lamentano i consiglieri comunali del movimento Demos che si fanno portavoce delle proteste di chi ha riportato danni dall’annunciata e poi mancata erogazione idrica.
«Molte attività commerciali non hanno aperto, ristoranti chiusi a pranzo, persino i laboratori sanitari privati hanno dovuto spostare tutti gli appuntamenti», afferma il consigliere comunale Pasquale Pesare che il giorno prima diffuso una nota nella quale chiedeva se non fosse stato possibile eseguire i lavori di notte per evitare i gravi disagi che puntualmente si sono verificati anche se l’interruzione dell’acqua non c’è stata. «Sarebbe giusto chiedere i danni a chi ha provocato tutto questo», conclude Pesare.
Più sarcastico il commento del capogruppo Demos, Gregorio Perrucci. «È stato un pesce d’aprile di fine maggio, una goliardia fatta per farci sorridere un po’ in questa valle di lacrime», ironizza il consigliere.
Pesare insiste, alla ricerca delle responsabilità. «Disarmante il menefreghismo e l’incapacità dell’assessorato alle attività produttive che non difende una categoria oramai abbandonata a sé stessa». Questo “pesce d’aprile”, concludono i Demos, fa il paio con «una serie di ordinanze e iniziative fallimentari di questa amministrazione che sta portando moltissime attività, soprattutto del centro, al tracollo».
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6 commenti
Messapico
ven 31 maggio 11:30 rispondi a MessapicoSempre a lamentarsi, bisognerebbe dare una medaglia all'AQP per la velocità in cui sono stati eseguiti i lavori. Non ce ne siamo neanche accorti che è mancata l'acqua o forse.... si sono dimenticati di chiuderla. Non voglio pensare quando sarà in funzione il depuratore e si scordano di aprire lo scarico emergenziale....saremo tutti nella merda ahahahah
Vincenzo
ven 31 maggio 08:13 rispondi a VincenzoC'erano una volta operai dell'AQP che, laddove necessitasse, sollevato il chiusini posto sulla sede stradale, con la chiave d'arresto interrompevano l'erogazione nel tratto interessato dai lavori di manutenzione. Due possono essere le cause che hanno potuto generare l'immotivato allarme. O gli operai dell'AQP hanno smarrito le chiavi d'arresto; o l'AQP non ha gli operai addetti, per cui ha ritenuto più opportuno comunicare l'interruzione generalizzata, peraltro destituita di fondamento. Ci sarà la possibilità di un'azione comune per reclamare i danni subiti?
Tonino
ven 31 maggio 08:07 rispondi a ToninoSig Perrucci,chi paga?? La cittadinanza,l'importante che gli enti pubblici hanno avuto la giornata libera e retribuita
Gregorio l
ven 31 maggio 07:27 rispondi a Gregorio lQuesto è manduria, un pubblico ufficiale che crea allarmismo,che fa fare spreco di acqua potabile. Ma sarebbe da denunciare??
Egidio Pertoso
ven 31 maggio 07:26 rispondi a Egidio PertosoDisagi anche per chi è stato costretto, di buon mattino, a lavarsi andando al mare : abbiamo la bandiera blu! Un po' meno per altri bisogni. Le nostre campagne sono già predisposte. Trovare un luogo appartato senza essere visti dalla polizia municipale, non è poi tanto difficile.
Anna
ven 31 maggio 07:23 rispondi a AnnaSempre più menefrechismo,sempre peggio.Chiedo ma una visita psichiatra Quando????