Strazianti ricordi del figlio vittima di un incidente stradale. Marco Ferrari, 22enne di Lizzano, si è spento domenica dopo disperati tentativi dei medici che lo avevano in cura per un incidente stradale avvenuto in Calabria dove il giovane lavorava come militare.
A cosa penso? A tutti i momenti vissuti con te anche se brevi, per lavoro, ma intensi. Penso a quante volte ti ho cambiato il pannetto, quante volte ti ho preso in braccio, quante volte ti ho dato il latte dal biberon, quante volte ti ho fatto il bagnetto, a quante volte ti prendevo da dentro la culla perché piangevi e ti addormentavo sul mio petto. Complici negli sguardi, freddi e veloci nel rubare le polpette che friggeva la mamma, Il tuo sorriso, le tue gioie i tuoi obiettivi, le tue sfide ed i tuoi crucci. Penso a quante volte mi alzavo la notte per vedere se eri rientrato a casa, a quante volte mi dicevi grazie anche per le cose scontate.
Penso ai consigli che mi chiedevi e a quante volte mi lasciavi a bocca aperta per il tuo sapere e la voglia di conoscere ed imparare. Penso a quante volte ti ho giocato, a quante volte ti guardavo dormire o cantare lo zecchino d'oro. Penso a quante volte mi hai dato il bacio del buongiorno e della buonanotte. Penso che mi hai preso come esempio ed hai voluto fare il mio stesso lavoro. Penso e mi dico che forse quello che sto passando è un bruttissimo incubo ed invece realizzo che non ci sei più. Solo 22 anni ma vissuti pienamente attorniato da gioia, fede e tantissima gente a cui hai dato modo di conoscere le tue straordinarie virtù. Ora mi chiedo se è giusto che un genitore sopravviva alla morte di un figlio ...forse è la cosa più crudele che possa accadere. Gli ho chiesto di prendere me al tuo posto ma non mi ha ascoltato. C’è chi dice che ci sia un disegno in tutto, altri dicono che si raccolgono solo i fiori più belli per adornare il paradiso. Forse ci voglio credere.
Voglio credere che tu sia stato scelto per una missione più grande poiché in terra avevi già dato tanta felicità ma credimi sto male, malissimo. Piango, non dormo e ti penso. Sono solo poche ore che non ci sei più ma sembra un’eternità. Mi manchi, mi manca il tuo abbraccio, mi mancano i tuoi bacetti, mi manca il tuo sorriso. Sono straziato dal dolore ma contento di averti avuto come figlio. Non avrei potuto desiderare due figli migliori. Tu e tua sorella formate il mio cuore e siete la mia anima. Buonanotte figlio mio papà ti abbraccia e ti rimbocca le coperte dandoti un bacio sulla guanciata paffuta sperando di sognarti anche stanotte.
Carmine Ferarri
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